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5G, la Brexit preoccupa Londra

Nonostante gli investimenti in crescita e le iniziative messe in cantiere per spingere lo sviluppo di reti “full fiber” nel paese, il Governo di Londra è costretto a fare i conti con scenari post-Brexit che rischiano di rallentare lo sviluppo del 5G nel paese. Lo scrive il sito Totaltele.com, secondo cui l’obiettivo del lancio commerciale delle nuove reti 5G nel 2019 è a rischio “digital skill” post Brexit.

“Il Regno Unito di fatto è ben posizionato per monetizzare i forti investimenti digitali, pari a 180 miliardi di sterline”, ma il problema principale da affrontare e risolvere riguarda il rischio di carenza nel paese di “digital skill” e l’impatto della Brexit (con duplice manifestazione: da un lato il rischio di fuga di cervelli, dall’altro la difficoltà post-Brexit di attrarre talenti). Lo ha detto Steven Bage, Strategic Infrastructure Advisor della City of London Corporation.

Il 5G rappresenta una sfida per Londra, dove City of London ha messo a disposizione gli arredi urbani per garantire l’installazione delle microcelle per il nuovo standard wireless, che dovranno essere montate in maniera molto “densa” con le antenne a distanza non superiore di 1200 metri l’una dall’altra per trasmettere a livello stradale. Ma per garantire la copertura, sarà necessario aprire a nuove concessioni per le antenne anche sugli edifici, ha aggiunto Bage, che auspica la creazione di un clima collaborativo fra proprietari di casa e condomini e autorità cittadine per rendere il meno complesso possibile l’’installazione delle nuove apparecchiature 5G sui palazzi.

In definitiva, il rischio che la Brexit allunghi i tempi del roll out del 5G sembra scongiurato, ma un effetto collaterale sulla carenza di competenze digitali nel paese è certamente un fattore da mettere in conto per il Governo di Londra.

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