Politica e reti

5G, la Brexit rischia di allungare i tempi in Uk

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I difficili negoziati di Londra con Bruxelles per l’uscita dall’Unione rischiano di rallentare la realizzazione delle nuove reti nel Regno Unito.

L’ombra della Brexit si allunga sul roll out delle nuove reti 5G nel Regno Unito, che rischia di non rispettare i tempi fissati dalla roadmap europea che prevede il deployment delle prime reti commerciali nel 2020.

E’ per questo motivo che secondo un crescente numero di esperti britannici il governo dovrebbe mettere mano al portafoglio per finanziare i nuovi network e non trovarsi a rincorrere gli altri paesi del Vecchio Continente.

C’è da dire che già nel budget autunnale Londra ha destinato 160 milioni di sterline alla realizzazione di sperimentazioni e test sul nuovo standard. Una somma che però sembra esigua a fronte dell’impegno finanziario necessario per inserire il regno Unito nel gruppetto di testa fra i paesi Ue impegnati nella realizzazione della rete.

Tanto più che a livello internazionale alcuni paesi, come la Corea del Sud, stanno correndo con il provider (CSP) KT che in collaborazione con Intel sta testando le prime reti in vista delle Olimpiadi invernali del prossimo anno.

C’ da dire che i ministri europei titolari delle Tlc hanno ribadito la scorsa settimana di voler rispettare la roadmap fissata a suo tempo dalla Commissione, che prevede la realizzazione delle nuove reti 5G nelle maggiori città del Vecchio Continente entro il 2025. Una priorità ribadita dalla presidenza estone uscente. Intanto, procede il dibattito europeo sul Nuovo codice delle comunicazioni elettroniche, con la proposta del Parlamento Ue di rivedere i przzi delle chiamate all’interno della Ue e quelle sul 112 come sistema di emergenza unico.