L'intervento

5G Italy, Butti (FdI): “Serve più consapevolezza su dati e sovranità digitale”

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Il nuovo standard delle telecomunicazioni mobili investe il nostro Paese e il Governo di nuove sfide. Secondo il Responsabile, Dipartimento TLC di Fratelli d’Italia: “Su questi temi gli esecutivi degli ultimi anni non hanno mai dato le risposte necessarie attese da aziende e cittadini. Due i problemi su cui riflettere e agire: la tutela dei dati e la sovranità digitale”.

La politica rispetto a questo mondo in rapida trasformazione si trova già in ritardo. “Occorre studiare e dare delle risposte, dopo essersi confrontati con esperti ed imprese. Senza consapevolezza non si arriva a decisioni vantaggiose per tutti”, ha dichiarato Alessio Butti, Responsabile, Dipartimento TLC di Fratelli d’Italia, intervenendo al 5G Italy di Roma, promosso dal CNIT e organizzato da Supercom.
Forse il digitale terrestre della Legge Gasparri è stata l’ultima grande trasformazione tecnologica affrontata da un Governo nel nostro Paese, ma il 5G è un’altra cosa.
Su questi temi gli esecutivi degli ultimi anni non hanno mai dato le risposte necessarie alle aziende e ai cittadini. Sul 5G ad esempio lo Stato deve investire e non lasciare i privati da soli”, ha affermato Butti.
Sulla rete unica ho presentato una mozione, sottoscritta dalla Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, frutto di un lungo lavoro di ascolto e confronto con tutte le parti coinvolte. Obiettivo della mozione è obbligare il Parlamento ad affrontare il problema e il Governo ad impegnarsi sulla rete unica.
Serve comunque un intervento pubblico, perché c’è una questione di massima rilevanza su cui confrontarsi che è quella dei dati. Il nostro è di fatto un documento che anticipa le sollecitazioni dell’Unione europea”, ha continuato Butti nel suo intervento.
Un’azione che è in linea con l’esigenza di una sovranità digitale non più rimandabile, perché si parla di dati e di cittadini. Un tema delicato su cui dobbiamo chiedere conto alle imprese, soprattutto sul modello di gestione dei dati. Basti pensare ai tanti accordi che gli enti locali, i Comuni, fanno con multinazionali come Google per la gestione ad esempio della posta elettronica o che fanno grandi imprese italiane in termini di gestione dei data center.
Situazioni che richiedono la massima attenzione da parte delle Istituzioni pubbliche”, ha concluso Butti. able 1