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5G Italy, Bisio (Vodafone Italia): ‘Giudizio molto positivo sul ridisegno del Pnrr’

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Aldo Bisio, ad di Vodafone Italia al 5G Italy: ‘Abbiamo un giudizio molto positivo sul ridisegno del PNRR, ci sono due miliardi sul 5G ma anche altri 4,6 miliardi su Italia a 1 Giga che, perseguendo i criteri europei della neutralità tecnologica, saranno dedicate alle tecnologie FTTH e FWA 5G'.

“Abbiamo un giudizio molto positivo sul ridisegno del PNRR, ci sono due miliardi sul 5G ma anche altri 4,6 miliardi su Italia a 1 Giga che, perseguendo i criteri europei della neutralità tecnologica, saranno dedicate alle tecnologie FTTH e FWA 5G”.  Lo ha detto Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia partecipando al 5G Italy, la conferenza organizzata dal Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario delle telecomunicazioni) in corso a Roma dal 30 novembre al 2 dicembre.    

Le gare 5G nelle aree bianche, percorso ambizioso

Con la gara per il 5G nelle aree bianche il Governo ha tracciato un percorso ambizioso – prosegue Bisio – E’ un disegno ottimale e fatto bene. Si tratta adesso di porre attenzione alla parte esecutiva ma mi sembra che ci siano tutte le carte in regola per far sì che questi fondi possano essere messi a disposizione nella maniera più efficace e più veloce per coadiuvare e supportare questo grande sforzo di adeguamento delle nostre infrastrutture in una logica di prossimo futuro digitale.  E’ un grande aiuto concreto agli operatori ma complessivamente al sistema Paese perché le infrastrutture sono un fattore abilitante a tutta la costruzione dell’ecosistema digitale”. 

Nel Pnrr 50 miliardi per il digitale

“All’interno dei 190 miliardi del recovery fund, per il digitale ci sono circa 50 miliardi di euro. Oltre i 6,7 miliardi per le infrastrutture poi ci sono svariate decine di miliardi per investire comunque sugli ecosistemi digitali. Sono incentivi sia lato domanda sia lato offerta – aggiunge Bisio – Molti di questi aiuti dovranno essere destinati alle Pmi, che pagano un ritardo molto importante sulla trasformazione digitale sia nel confronto con i Paesi europei più evoluti ma ancora di più verso Stati Uniti e Asia. Credo sia fondamentale destinare questi fondi alle aziende che devono competere sui mercati internazionali. Bisogna semplificare le normative di accesso ai fondi europei e magari anche favorire l’intermediazione e la consulenza da parte di terze parti per l’accesso e il disegno dell’utilizzo di queste risorse. Credo che il governo stia pensando con attenzione a queste linee di marcia e siamo confidenti che tutta questa azione possa poi trovare rapido sbocco in azioni concrete nei prossimi mesi”.

Usa vs Europa, iper-frammentazione delle Tlc è un problema

“Negli Usa ci sono 330milioni di cittadini, con 3 società di Tlc: quindi circa 110 milioni di cittadini per ogni società di telecomunicazioni – aggiunge Bisio – In Europa ci sono 440milioni di cittadini e circa 70 aziende di Tlc, quindi diciamo 6 milioni a testa. Ora è chiaro che con un rapporto 110 a 6, che è circa 20 volte, in un business con costi fissi, l’Europa viene completamente penalizzata. Questo perché c’è stata una politica che ha chiamato alla frammentazione e ad ogni tentativo di consolidamento all’interno dei mercati anche cross-market c’è sempre stato il tentativo di reintrodurre sovraccapacità nel sistema. Questa iper-frammentazione non concede respiro per la capacità di investimento alle aziende”. 

Servono regole pro-investimento

Servono politiche regolamentari che concedano o perlomeno non insistano nella iper-frammentazione del settore e probabilmente anche da parte degli operatori un nuovo contratto sociale sia con la controparte europea sia a livello locale per far sì che, in funzione di regole più “pro investimento” nel medio-lungo termine, corrispondano invece impegni da parte delle aziende di Tlc a realizzare davvero questi investimenti per il bene di tutta la competitività complessiva dei Paesi che compongono l’Ue”. 

La lettera dei Ceo europei alla Ue

“La lettera mandata dai CEO dei principali gruppi europei di Tlc (Vodafone, telefonica, Orange ndr) ieri mi è sembrata un invito a richiedere all’Europa un maggiore allineamento tra le giuste ambizioni nel mondo degli ecosistemi digitali con le politiche regolamentari degli ultimi dieci anni – chiude Bisio – Pone un punto fermo nel dire che in questo modo non saremo in grado di consentire la gara che sta avvenendo tra il Nordamerica e l’Asia sulle piattaforme come quelle del 5G che sono un grande fattore abilitante per la costruzione di un’economia digitale”.

5G Italy, come seguire online la 4^ edizione

“5G Italy – a European PerspectivePNRR, Investimenti, Mercato, Ricerca, Competenze e Crescita è il titolo della 4^ edizione di 5G Italy – The Global Meeting in Rome, che si terrà con la modalità ibrida on line su www.5GItaly.eu e on site nella Capitale per tre giorni: 30 novembre, 1 e 2 dicembre 2021, presso la Sala Capranichetta e la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale in piazza di Monte Citorio. La partecipazione in sala è consentita solo su invito personale da parte dell’organizzazione.

Per seguire online la Conferenza registrati su www.5GItaly.eu