Il Report

5G, il 72% delle imprese mondiali investirà di più nei prossimi 5 anni. Lo studio

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Nuove stime sull’adozione del 5G in Australia, Germania, Finlandia, Giappone, Arabia Saudita, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti. Atteso un apporto di 8 mila miliardi di dollari al PIL globale entro il 2030, ma le aziende sono ancora limitate dalla mancanza di competenze, dai costi troppo elevati e dai timori per la sicurezza

Le reti 5G portano con sé la promessa di un nuovo decennio di innovazioni, di trasformazioni, di cambiamenti e di rilancio dell’economia globale.

Nonostante la pandemia di Coronavirus, a livello mondale il nuovo standard di rete mobile ha ancora le potenzialità di accelerare la digitalizzazione e l’automazione, favorendo la nascita di nuovi modelli di business.

Il nuovo Rapporto sul 5G

Entro il 2030, il 5G potrebbe apportare al prodotto interno lordo globale 8 trilioni di dollari di valore aggiunto, secondo le nuove stime dei Nokia Bell Labs.

A livello mondiale, secondo quanto riportato nel “5G Business Readiness Report”, il 72% delle grandi aziende si è detto disponibile ad investire in reti 5G entro i prossimi cinque anni.

È probabile, comunque, che già entro il 2023 si potranno vedere le prime evidenze di questa spesa crescente nella nuova tecnologia di rete, come effetto della volontà delle imprese di accelerare la trasformazione digitale.

La nuova rete e i vantaggi dell’innovazione

Per cogliere le enormi opportunità del 5G, le organizzazioni devono avviare o intensificare la pianificazione oggi, accelerando l’innovazione del modello di business per rimanere competitive in un’economia globale in rapida digitalizzazione”, ha dichiarato Gabriela Styf Sjöman, Chief Strategy Officer di Nokia.

Oltre agli investimenti nella tecnologia stessa – ha aggiunto la CSO – ciò richiederà la digitalizzazione di operazioni, processi e modalità di lavoro per sfruttare appieno il potenziale del 5G, quindi altro tempo ancora che potrebbe divenire un fattore chiave per sostenere o meno la crescita”.

Circa un terzo di esse, infatti, teme seriamente di essere superato dalla concorrenza senza investimenti nel 5G. Un dato questo che ci fa comprendere come e quanto l’innovazione influenzi e condizioni la competitività di un’organizzazione.

Chi sta avanti, chi resta indietro

Relativo a otto grandi economie, come Australia, Germania, Finlandia, Giappone, Arabia Saudita, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti, lo studio ha rilevato che il 50% delle imprese si trova solo a metà strada nel percorso di avvicinamento al 5G, tra pianificazione iniziale, test e accesso alla fase operativa.

Solo un 7% degli intervistati è realmente pronto per il 5G.

Dato che peggiora in Gran Bretagna (4%), Germania (3%) e Finlandia (2%).

I principali limiti che le aziende ancora incontrano nell’investire e nell’utilizzare queste tecnologie sono: la scarsità di infrastrutture innovative al di fuori dai centri urbani per il 28% degli intervistasti; mancanza di competenze necessarie per capire questo tipo di innovazione (30%); scarsa consapevolezza di quanto sia rilevante il 5G per il futuro delle organizzazioni (22%); costi troppo elevati (15%); timore per la cybersecurity (34%).