Lo studio

5G, il 35% delle imprese italiane lo utilizzerà nel primo anno di lancio

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In Italia (35%), Francia (30%) e Canada (27%) oltre un quarto degli intervistati intende utilizzare il 5G entro il primo anno. I motivi di business che spingeranno le aziende italiane ad investire in questa tecnologia sono: efficienza delle operation e risparmi sui costi (55%), maggiore rapidità nel lancio dei prodotti (49%).

Le nuove reti 5G sono considerate da tutti ormai come veri e propri vettori di innovazione e soprattutto abilitatori fondamentali per la piena trasformazione digitale in ambito economico, quindi industriale e aziendale. Lo ritiene il 75% delle imprese, secondo il nuovo studio Capgmeini dal titolo “5G in Industrial Operations: How Telcos and Industrial companies stand to benefit”.

Il 5g si posiziona subito dopo il cloud, che rimane il primo dei pensieri per l’industria (84%), e prima di altre tecnologie strategiche, come l’automazione avanzata, l’intelligenza artificiale e il machine learning.
Quasi due terzi delle aziende del comparto industriale (65%) prevedono di implementare il 5G entro i primi due anni dalla diffusione della tecnologia sul mercato. In Italia (35%), Francia (30%) e Canada (27%) oltre un quarto degli intervistati intende utilizzare il 5G entro il primo anno, mentre il 75% delle imprese del settore industriale di Regno Unito e Italia, il 69% di quelle spagnole e il 68% di quelle statunitensi e norvegesi prevedono di avviare l’implementazione entro i primi due anni.

Il 74% delle società con ricavi annui superiori ai 10 miliardi di dollari, si legge nello studio, prevede di iniziare a utilizzare questa tecnologia entro i primi due anni, rispetto al 57% delle imprese con un fatturato compreso tra 500 milioni e 1 miliardo di dollari.
Dallo studio, condotto su 800 dirigenti di società del settore industriale e 150 manager del comparto delle telecomunicazioni in 12 paesi, emerge chiaro che i motivi di business che spingono le società intervistate a investire nel 5G sono principalmente la maggiore sicurezza delle operation (54%) e l’efficienza delle operation unita a risparmi in termini di costi (52%).
In Italia le imprese investono nel 5G per l’efficienza delle operation e risparmi in termini di costi (55%), seguita dalla possibilità di lanciare i prodotti più velocemente (49%).

Reti private: un terzo (33%) delle società del comparto industriale sta progettando di acquistare la propria licenza 5G. Il 47% delle realtà del comparto sta già esprimendo un forte interesse, che nasce dal desiderio di maggiore autonomia e sicurezza, unito alla preoccupazione che gli operatori di telecomunicazioni siano troppo lenti nell’implementazione della rete pubblica del 5G. Tuttavia, saranno presenti diverse barriere di tipo normativo a seconda delle aree geografiche.

Sostanzialmente, si legge nel commento dei ricercatori, il mondo economico esprime fiducia nella tecnologia e si attende grandi opportunità di crescita e sviluppo. Il 5G è una tecnologia certamente emergente e ci saranno parecchie sfide da superare prima che sia pronta per essere distribuita su larga scala, ma per creare “un contesto di business vincente” è necessario “promuovere fin da subito un approccio co-innovativo tra le realtà del comparto industriale e l’ecosistema telco”, in termini di progetti pilota e piattaforme aperte di sperimentazione, “con servizi e modelli operativi che accelereranno l’adozione del nuovo standard”.