Il Rapporto

5G, fase pilota per il 30% dell’industria globale. Prioritarie cybersecurity e sostenibilità ambientale

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Per sfruttare al meglio il 5G industriale necessaria l’integrazione con reti e sistemi IT preesistenti, sapere stimare bene gli investimenti, trovare un modello efficace di sicurezza informatica, sapersi rivolgere a più fornitori, valutare al meglio i livelli di sostenibilità ambientale delle reti. Attesa una consistente crescita dei profitti.

Grazie al 5G aumenta efficienza e flessibilità operativa

Cresce la diffusine delle reti 5G a livello industriale in tutto il mondo. Al momento siamo ancora ad una fase di lancio, oppure pilota, ma entro i prossimi due anni è previsto un incremento del numero di impianti in cui saranno attivati network 5G.

Secondo il Rapporto di Capgemini solo il 30% delle organizzazioni industriali a livello globale ha avviato la fase pilota di reti 5G, ma entro il 2023 il loro numero salirà del 40%.

Il 60% dei siti in cui la rete di nuova generazione è stata implementata riportano un aumento dell’efficienza operativa, mentre nel 43% dei casi si è sperimentata una maggiore flessibilità.

C’è fiducia sui vantaggi del 5G industriale, soprattutto in termini di ricavi, la cui crescita sarà guidata dall’innovazione nei servizi e nei prodotti, ma anche nei modelli di business.

Nel 51% dei casi è previsto che il 5G sarà utile per offrire nuovi prodotti sul mercato e nel 60% dei casi, invece, si stima sarà utile per il lancio di nuovi servizi.

Edge computing per migliorare le prestazioni

La rete 5G è un fattore abilitante l’industria 4.0 e un formidabile acceleratore della transizione digitale del settore basata sui dati”, ha spiegato Fotis Karonis, Group Leader 5G/Edge Computing di Capgemini.

Le organizzazioni devono imparare a sfruttare a fondo i vantaggi del 5G e per fare questo devono sviluppare un nuovo ecosistema, in cui condividere competenze e soluzioni, elementi di sicurezza e sostenibilità, fondamentale per testare l’adozione dello standard su vasta scala”, ha aggiunto Karonis.

Centrale è inoltre l’edge computing, che per il 65% degli intervistati potenzierà le prestazioni, la sicurezza, il livello di privacy e l’affidabilità delle reti 5G. Tale tecnologia, secondo il Rapporto, sarà adottata dalla maggioranza delle organizzazioni industriali a livello mondiale entro il 2025.

Cybersecurity e transizione ecologica, due priorità

Due le priorità principali emerso dallo studio: la sicurezza delle reti e la sostenibilità ambientale.

La questione della cybersecurity sta acquistando l’attenzione a tutti i livelli direzionali, all’interno delle organizzazioni. C’è difficoltà di gestione operativa e dei processi, nel selezionare i fornitori, nel trovarne di qualificati.

Si lamenta la mancanza di un numero adeguato di professionisti del settore e il 70% degli intervistati considera la cybersecurity una sfida chiave per la diffusione definitiva del nuovo standard di rete mobile.

Ridurre le emissioni inquinanti e l’impatto ambientale è un’altra priorità assoluta per il 53% delle organizzazioni industriali rilevate dallo studio.

C’è comunque molta fiducia nelle specifiche green della nuova tecnologia. Il 67% degli intervistati sostiene di prendere per buone le credenziali di sostenibilità ambientali che vengono presentate dai fornitori.

Più o meno la stessa percentuale, infine, sostiene di considerare tali caratteristiche green come informazioni chiave che hanno un peso in fase decisionale.