Lo studio

5G, in Europa 214 milioni di connessioni nel 2025

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Il 30% delle connessioni mobili in Europa saranno in 5G nel 2025, secondo il nuovo Report GSMA “The Mobile Economy: Europe 2017”. Oggi l’ecosistema mobile europeo dà lavoro a 2,6 milioni di persone.

Il nostro continente corre verso il 5G forse più velocemente di altri. La forte penetrazione della rete mobile e degli smartphone di nuova generazione è e sarà un’ottima base di partenza per il lancio dei primi servizi di nuova generazione.

L’84% della popolazione a dicembre 2016 era in possesso di un cellulare connesso alla rete. Nel 2020, più di 470 milioni di persone saranno utenti di rete mobile, di cui il 60% in 4G. Questo l’imponente substrato su cui il 5G avrà modo di crescere e penetrare a fondo.

Si stima che il 30% delle connessioni mobili in Europa saranno in 5G nel 2025. Nel nuovo studio GSMA “The Mobile Economy: Europe 2017” si calcolano in 214 milioni i nuovi utenti 5G, cosa che farebbe dell’Europa un mercato leader a livello mondiale, sia per numero di accessi, sia per servizi offerti.

Nel 2025 il Report GSMA vede una copertura 5G allargata a tre quarti della popolazione europea: “Grazie al 5G l’Europa ha la possibilità di riprendere il ruolo di mercato leader e di guida in campo tecnologico, ma serve un maggiore impegno delle Istituzioni europee e dei regolatori per velocizzare il processo di crescita e di sviluppo della tecnologia e per rendere le nostre imprese più competitive sui mercati globali”, ha dichiarato Mats Granryd, direttore generale GSMA.

Solo così riusciremo ad attrarre gli investitori e favorire l’innovazione tecnologica ed infrastrutturale in chiave digitale in un’ottica di lungo periodo, solo così sarà possibile accrescere l’ecosistema mobile e procedere più spediti verso la gigabit society”.

Un ecosistema mobile che nel 2016, secondo lo studio, ha dato lavoro con le sue imprese a 2,6 milioni di persone in tutta Europa.

Il 5G è lo scenario che si sta aprendo e su cui dobbiamo trasformare in senso digitale la nostra vita, le città e il lavoro, ha dichiarato in una nota Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel che prenderà parte, giovedì 19 ottobre, ad un convegno in Italia proprio dedicato al genio Guglielmo Marconi e allo sviluppo storico delle comunicazioni mobili e delle reti: “L’Europa si è data sul 5G un vero e proprio action plan che richiama tutti i Paesi all’importanza di implementare questa rivoluzione cui anche Italtel sta collaborando in modo attivo attraverso la partecipazione a quattro progetti finanziati del programma europeo Horizon2020: Sesame, Matilda, 5GCity e 5G Essence. Siamo orgogliosi di avere un ruolo rilevante, insieme ad altre aziende, su questi progetti”.

Il mercato europeo delle telecomunicazioni mobili è ancora forte, ma fermo da troppo tempo. I ricavi nel 2016 sono arrivati toccare i 143 miliardi di euro e secondo lo studio nel 2020 toccheranno i 146 miliardi di euro. Una crescita lenta, per certi versi debole, di poco superiore al 2% nel complesso.

Decisivo per il realizzarsi della 5G society è il mercato europeo delle mobile technologies, che nel 2016 valeva 540 miliardi di euro (il 3,4% del PIL Ue) e che per il 2020 è atteso raggiungere i 670 miliardi di euro (il 4% del PIL Ue).

Una crescita notevole sostenuta dall’introduzione crescente di soluzioni Machine-to-Machine, dalla trasformazione digitale delle imprese e dell’industria abilitata dall’Internet of Things, dall’intelligenza artificiale, dai big data.