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5G, Catherine Chen (Huawei): ‘Europa favorisca investimenti in nuove reti’

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L'intervento di Catherine Chen al ‘Better World Summit 2020’: 'Regolatori Tlc di tutto il mondo devono lavorare insieme per affrontare le sfide condivise emerse dopo la pandemia'.

Il 5G non soltanto darà il via a connessioni di gran lunga migliori, ma sarà la base tecnologica di una rivoluzione che investirà tutte le dimensioni della nostra vita. Ne ha parlato oggi Catherine Chen, Corporate Senior Vice President and Director of the Board di Huawei, nel suo intervento in occasione dell’evento globale organizzato dal Gruppo cinese e battezzato ‘Better World Summit 2020’. Connettività, Intelligenza Artificiale, servizi Cloud, gestione dati e applicazioni industriali. Questi gli ambiti nei quali il 5G darà il suo maggior contributo. Secondo Chen, i regolatori delle telecomunicazioni di tutto il mondo devono lavorare insieme per affrontare le sfide condivise che sono emerse dopo la pandemia di COVID-19 e creare un futuro più inclusivo per tutti.

Pandemia e 5G

 “Grazie al 5G in Cina siamo stati in grado di rispondere in modo più efficace alla pandemia”, ha detto Catherine Chen, ricordando i casi concreti in cui esperti in teleconferenza hanno messo a punto un piano terapeutico per un malato di Covid-19, collaborando così fra diversi paesi per combattere il virus.

Ricordando di come durante la pandemia fino a un miliardo di studenti sono rimasti a casa e di come metà di loro abbiano ripreso le lezioni connessi da casa in didattica a distanza.

 O di come il telelavoro sia diventato la normalità di persone a partire dal quel periodo. E di come Zoom in poco tempo abbia raggiunto 200 milioni di utenti, o di come musicisti abbiano suonato i loro strumenti dai balconi di casa.

Il Covid ha cambiato le nostre vite

“Il Covid-19 ha cambiato in modo significativo il nostro modo di vivere e lavorare – ha detto Chen – siamo profondamente convinti di poter creare un futuro migliore insieme”.

Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito ad un grande sviluppo delle tecnologie Ict, delle comunicazioni mobili, di Internet e delle connessioni ad altissima velocità “che hanno migliorato le nostre vite ed economie in diversi modi”.  

Tuttavia, il Covid-19 è stato un grosso colpo che ha dimostrato come non si stia facendo ancora abbastanza.

Metà della popolazione globale in digital divide

“Secondo stime dell’Itu, più della metà della popolazione globale è ancora offline e non ha accesso alla tecnologia digitale”, ha ricordato Chen.

Il problema del digital divide si è acuito durante la pandemia, con milioni di bambini che non sono stati in grado di seguire le classi a distanza per carenza di connessioni. “Anche le economie nazionali sono state duramente colpite” dal virus, ricorda Chen, raggiungendo i livelli massimi di disoccupazione raggiunti dai tempi della grande depressione.

L’obiettivo di Huawei è lavorare per un futuro migliore e più inclusivo, con connessioni per tutti attraverso piani di sviluppo infrastrutturale che vadano di pari passo con la graduale ripresa economica post Covid con progetti su 5G, AI, Data Center e Internet industriale.

Il boost globale del 5G

Sul 5G nel 2020 sono in cantiere in Cina 800mila nuove stazioni base, nei prossimi 5 anni saranno investiti più di 140miliardi di dollari sul nuovo standard. Tutto ciò porterà ad una crescita dell’ecnomia digitale del paese a 2 trilioni di dollari. Ma anche l’Europa fa sul serio, con un pacchetto di ripresa economica di 1,1 trilioni di euro.

“Accogliamo positivamente gli sforzi della Commissione Europea per rivedere le politiche commerciali per promuovere il libero scambio all’interno dell’area Ue e nel mondo”, ha detto Chen. Diversi regolatori europei hanno emanato norme che favoriscono gli investimenti per il rollout del 5G: in particolare in Germania, Austria e Regno Unito dove c’è l’obbligo di prevedere la fibra in tutte le nuove costruzioni. “Queste policy sono davvero utili per lo sviluppo delle infrastrutture”, ha detto Chen, ricordando che Huawei è pronta a collaborare con la Ue per favorire la sua sovranità digitale.

Contro il digital divide

“Huawei sta continuando con il suo programma di punta Seeds for the Future. Questo programma è stato lanciato nel 2008 ed è progettato per sviluppare i talenti locali delle TIC. Finora, questo programma ha beneficiato oltre 30.000 studenti di oltre 400 università in 108 paesi e regioni. A causa della pandemia, stiamo spostando il programma online e aprendolo a studenti più straordinari che mai. Mentre più industrie adottano le tecnologie digitali, guideranno gli obiettivi strategici di sviluppo 2030 delle Nazioni Unite, in particolare quelli relativi ai cambiamenti climatici”.
Il Better World Summit è stato trasmesso in diretta in cinese, inglese, spagnolo, francese, russo, coreano, giapponese e arabo.