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20 novembre evento Conferenza a Bologna del Cerchio ICT 2025: Rapporto tra Processi digitali, Persone e Genere

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L’appuntamento con l'evento annuale che riunisce le principali società in house ICT del Nord Italia: Informatica Alto Adige, Lepida, Pasubio Tecnologia e Trentino Digitale. La modalità una conferenza, quattro sedi a Bolzano, Bologna, Vicenza e Trento.

Cerchio ICT 2025 accende i riflettori sulle persone, il genere e il digitale nella PA che cambia

La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione (PA) non si fa soltanto con algoritmi, piattaforme e innovazione tecnologica. Non basta adottare strumenti avanzati se a guidarli non ci sono persone capaci di interpretare il cambiamento e farlo accadere.

È proprio da questa consapevolezza che nasce l’edizione 2025 della Conferenza del Cerchio ICT In House, appuntamento che ogni anno riunisce le principali società pubbliche che operano nel campo dell’ICT al servizio della PA, dal titolo: “Rapporto tra Processi digitali, Persone e Genere. L’ICT cresce con le persone: competenze e innovazione per una PA più efficace”.

Iscrizioni aperte da settembre

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Una conferenza, quattro sedi: Bologna, Bolzano, Vicenza e Trento

L’appuntamento è per giovedì 20 novembre, a partire dalle 8.30, presso il Tecnopolo Manifattura DAMA di Bologna, ma anche a Bolzano, Trento, Vicenza e online. Per la prima volta, infatti, l’evento si svilupperà in modalità ibrida e multicentrica, con quattro sedi fisiche collegate in streaming attraverso un’unica piattaforma, per favorire la partecipazione diffusa e la costruzione di una rete sempre più coesa tra le realtà in house del Nord Italia: Informatica Alto Adige, Lepida, Pasubio Tecnologia e Trentino Digitale.

Il titolo scelto per questa edizione 2025 rivela la direzione di marcia: al centro del dibattito non ci sarà la tecnologia in sé, ma le persone che ne rendono possibile e utile l’adozione. Figure professionali, competenze, percorsi di carriera, leadership e inclusione diventano così i veri fattori abilitanti di una trasformazione digitale che voglia essere efficace, sostenibile e orientata al bene pubblico.

Il capitale umano

La conferenza – moderata dal manager e comunicatore Sebastiano Zanolli – si articolerà in tre momenti di riflessione collettiva, attraverso altrettanti panel tematici. Il primo sarà dedicato al “Capitale umano digitale” e affronterà il nodo cruciale della selezione, formazione e valorizzazione del personale nella PA. L’idea è quella di superare modelli rigidi e obsoleti, costruiti attorno a concorsi standardizzati e percorsi lineari, per passare a logiche di empowerment, apprendimento continuo e riconoscimento del potenziale.

La parità di genere

Il secondo panel metterà invece a fuoco la questione della parità di genere nella trasformazione digitale, analizzando quanto ci costa – in termini di opportunità mancate, rappresentatività ridotta e povertà di visione – il mantenimento di un gender gap ancora troppo marcato nelle carriere pubbliche e nelle professioni STEM. Si parlerà di welfare organizzativo, modelli di lavoro flessibili e strategie per abilitare una leadership femminile forte e presente, anche attraverso ecosistemi digitali pensati per tutte e per tutti.

Il cambiamento culturale

Il terzo momento di confronto sarà infine incentrato sul cambiamento culturale e organizzativo che la PA deve affrontare per governare davvero la transizione digitale. Si discuterà del ruolo strategico dei Responsabili per la Transizione Digitale, delle resistenze interne ancora molto radicate e della necessità di superare la cultura dell’adempimento normativo a favore di un approccio orientato al miglioramento continuo, alla misurazione dei risultati e alla sperimentazione di nuove forme di leadership.

In un momento storico in cui la sfida della digitalizzazione si gioca sempre più sul terreno delle competenze e dell’equità, il Cerchio ICT 2025 rappresenta un’occasione preziosa per interrogarsi su che cosa significhi davvero innovare il settore pubblico. Non si tratta solo di cambiare gli strumenti, ma di trasformare le logiche, le persone e le visioni che li guidano. E per farlo, è necessario che la tecnologia torni a essere – come ricorda il titolo della conferenza – uno strumento nelle mani di una PA capace di crescere con e per le persone.

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