primo bilancio

18app al debutto: luci e ombre del bonus cultura

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Da ieri i 18enni possono beneficiare dei 500 euro stanziati dal governo, ma per utilizzarli devono affrontare una prova ad ostacoli a causa dei problemi tecnici dell’applicazione e per la richiesta dello SPID.

Non tutto è andato liscio ieri, quando è scattato il via al bonus cultura accessibile online per tutti i giovani che compiono 18 anni quest’anno.  Sono tante le esperienze negative raccontate sui social dai neo-maggiorenni che hanno provato subito ad accedere in massa all’applicazione 18App, la controversa misura del Governo dalla quale è possibile beneficiare di 500 euro da spendere in buoni per cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza.

Il racconto di chi ha provato ad accedere a 18App

“È più facile creare la pace nel mondo che ottenere sti maledetti buoni”, ha scritto su Twitter Chiara. Questo messaggio dà l’idea delle difficoltà, prima di tutto tecniche, incontrate da chi ha cercato di spendere subito questi buoni digitali. Basta cliccare sul hashtag #18App su Twitter per farsi un’idea di come sta andando il bonus cultura messo a disposizione dal governo attraverso un’applicazione ad hoc.

Per beneficiare del bonus di 500 euro obbligatorio avere lo SPID

La vera grande difficoltà è ottenere lo SPID (il Sistema pubblico di identità digitale) per potersi registrare al sito e usufruire dei 500 euro. Lo Spid, che permette di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone, oggi stenta a decollare con appena 140mila richieste da marzo. Quindi, anche per favorire la diffusione, il governo ha pensato di porre l’obbligo di Spid per i diciottenni che vogliono godere del bonus cultura a richiederlo. Ma la procedura per farlo è lunga e complicata.

Lo sa bene Flavia che ha scritto sul web:

Ma anche chi è riuscito a ottenere i codici dell’identità digitale è inerme sul sito dell’applicazione perché a causa di problemi tecnici non può creare buoni. A raccontare quest’esperienza è Francesco che ha condiviso questo suo stato d’animo sulla pagina Facebook 18App: “Ragazzi, ma è normale che io non posso ancora creare buoni?”. Gli ha risposto, ancora più amareggiato Mario: “Siamo in due, è da ieri mattina che provo, ormai c’ho rinunciato”.

C’è chi ce l’ha fatta

Fortunatamente degli oltre 500mila maggiorenni destinatari del bonus c’è chi è riuscito in meno di 24 ore a fare tutto. Sia ad ottenere lo Spid che a registrarsi alla piattaforma sia spendere le prime centinaia di euro. “Ho speso 140 euro in libri scolastici”, ha scritto Megi sulla pagina Facebook 18App.

Problemi di acquisto con gli store online

 

Se da una parte c’è chi ha potere di acquisto, dall’altra parte ci sono gli esercenti presso i quali i 18enni possono spendere i 500 euro. Oltre ai tradizionali negozi, sono accreditati alla vendita sulla piattaforma un migliaio di siti eCommerce: tra i primi ad aderire Amazon, Libraccio.it e Ibs.it. Molto gettonato dai ragazzi è TicketOne, per acquistare i biglietti dei concerti, ma anche in questo caso gli utenti hanno incontrato delle difficoltà. CD e prodotti musicali sono esclusi, anche questo ha suscitato non poche polemiche.

Come dire, ottima idea questa del bonus cultura. Ma che fatica per beneficiarne!