Osservatorio Roma Capitale

Roma Facile: la delibera è online, ma manca il cronoprogramma

di Andrea Casu |

Pubblicata sul sito di Roma Capitale la delibera per l’istituzione di punti di accesso assistito ai servizi internet in città, ma non sono indicati i tempi di attuazione del progetto.

La rubrica PAdigitale, a cura di Donato A. Limone, Ordinario di informatica giuridica e Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche, Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza. Analisi e approfondimenti sul processo di attuazione della Riforma della PA. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

Durante la seduta del 3 agosto 2016 la Giunta capitolina ha approvato la Deliberazione n. 7 relativa alla “Istituzione di Punti di Accesso Assistiti per i servizi digitali denominati “Roma Facile” sul territorio della Città di Roma”. La delibera è il primo contributo elaborato dall’Assessorato a Roma Semplice, guidato da Flavia Marzano, e il testo è stato immediatamente pubblicato nella pagina dell’assessorato sul sito di Roma Capitale.

A tal riguardo, si sottolinea come l’assessorato Roma Semplice sia l’unico ad aver fino adesso attivato una propria pagina direttamente accessibile dalla sezione “Giunta capitolina” del sito, pertanto attualmente questa delibera è l’unica direttamente consultabile navigando nella sezione, particolarmente rilevante per la posizione di primo piano che occupa nella struttura del sito. Relativamente a tutti gli altri assessorati, al momento non sono ancora disponibili rimandi diretti alle attività intraprese, e le uniche altre informazioni che i cittadini possono trovare visitando la sezione “Giunta Capitolina” sono foto, profilo biografico e recapiti degli assessori e altri indirizzi utili a contattare lo staff.

La proposta si pone l’obiettivo di replicare anche a Roma l’istituzione di punti di accesso assistiti e di facilitazione all’utilizzo dei servizi in rete che possano supportare i cittadini nell’utilizzo di internet e dei servizi digitali. Queste esperienze, già avviate in alcune regioni italiane come la Toscana (“Punti per l’Accesso Assistito ai Servizi e internet”), il  Veneto (“P3@veneti”), e l’Emilia Romagna (“Punti Pane e internet”), possono rivelarsi particolarmente utili ad accorciare la distanza che spesso separa alcuni cittadini dall’uso quotidiano dei servizi dalle “linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale”, assunte con la decisione n.2 del 21 luglio 2016 ed analizzate dettagliatamente dal Prof. Donato Limone nell’articolo “Roma semplice: il programma della Giunta Raggi? Un elenco che non dice come fare”.

In particolare, la delibera sottolinea come l’Amministrazione intende porre l’Open government (trasparenza, supportata dai dati aperti, partecipazione e collaborazione, dar conto, in corso d’opera, delle proprie decisioni e dei risultati raggiunti – accountability) alla base del metodo di governo dell’Amministrazione, perché è questo che rende possibile mettere a sistema la partecipazione, ripensando in modo nativo i processi organizzativi, rendendo la trasparenza e l’apertura naturali e sostenibili quali elementi di forza e identitari di Roma Capitale, anche utilizzando le esperienze già consolidate in ambito nazionale ed europeo”.

I punti Roma Facile, come indicato nei “criteri di definizione” allegati alla delibera, “si configurano come un’organizzazione a rete strutturata in modo flessibile e dinamico a livello locale, partecipata da diversi soggetti, con l’obiettivo di sviluppare in modo diffuso, continuativo e sostenibile l’inclusione e la competenza digitale dei cittadini”.

Ciascun punto dovrà essere dotato di almeno due postazioni informatiche collegate in rete tra loro e di una connessione ad internet con velocità non inferiore ai 10 Mbps e dovrà essere aperto almeno 3 giorni la settimana per non meno di 12 ore complessive, di cui almeno una volta nell’orario di apertura pomeridiana degli uffici e nel weekend. Ogni punto dovrà essere in grado di erogare un servizio di facilitazione digitale, accompagnare i cittadini all’uso dei servizi online e realizzare attività di formazione per lo sviluppo delle competenze digitali.

Il programma inizialmente prevede la realizzazione di 5 punti “Roma Facile” presso sedi di Municipi o altre sedi istituzionali, scuole, biblioteche, centri anziani, uffici postali, centri per l’istruzione degli adulti, società partecipate, spazi offerti dai privati che saranno identificati attraverso un bando pubblico. Sempre attraverso un bando, rivolto ad associazioni no profit e giovani volontari in possesso delle necessarie capacità digitali, si identificheranno soggetti idonei ad operare presso i punti.

Parallelamente, sarà avviata un’azione di verifica dei locali dell’Amministrazione Capitolina “attualmente utilizzati per attività a carattere educativo o comunque di erogazione diretta di servizi all’utenza cittadina, dotati di collegamento alla rete internet dove potrà essere possibile allestire “in house” punti di accesso assistito e facilitazione digitale”.  Per tutto il personale assegnato ai Punti, e per gli operatori esterni individuati attraverso il bando, sarà realizzata una guida operativa contenente tutte le informazioni utili alla realizzazione dei servizi indicati.

Infine, la delibera impegna l’amministrazione a verificare i possibili finanziamenti (pubblici e privati) per l’avvio di una fase successiva di ulteriore diffusione e consolidamento incaricando il competente Dipartimento Innovazione Tecnologica dell’attuazione dell’intero programma. A tal fine viene potenziato l’organico della U.O. Agenda Digitale Smart City e Progetti e-government del Dipartimento Innovazione Tecnologica con l’assegnazione di 2 nuove figure.

Nell’intervista rilasciata il 17 settembre al Sole 24 ore a Manuela Perrone (“Squadra coesa, avanti i bandi di Roma Facile”) l’assessore Marzano ha presentato così il progetto “l’idea è quella di usare tecnologie e digitale per rendere fruibile a tutti, abitanti e turisti una città molto complicata, anche per la sua bellezza infinita. Un lavoro non banale perché un italiano su tre non è mai andato su internet: significa quasi un milione di romani. Per questo la nostra prima delibera approvata in giunta riguarda la realizzazione di una rete di punti “Roma Facile” per aiutare i cittadini a fruire dei servizi online. Stiamo per emanare due bandi, per il pubblico e per i privati: ci piacerebbe che chiunque abbia uno spazio dalle biblioteche alle aziende, potesse rendersi disponibile”.

Un obiettivo ambizioso che, se realizzato concretamente, potrà certamente contribuire al contrasto del divario digitale che anche a Roma rappresenta un forte limite alla fruizione da parte dei cittadini delle opportunità offerte dall’amministrazione digitale. A tal riguardo, occorre rilevare che la Deliberazione n.7/2016 delinea chiaramente le modalità di attuazione del programma.  Al tempo stesso è opportuno osservare che anche nella delibera, così come nelle linee programmatiche, non vengono riportate indicazioni precise circa i tempi di attuazione dei singoli passaggi, demandati ai competenti Dipartimenti. Non è quindi ancora possibile stilare un cronoprogramma complessivo che permetta ad oggi di prevedere la data nella quale finalmente anche i cittadini romani potranno rivolgersi ai punti “Roma facile” per ottenere un aiuto utile a scoprire come poter fruire al meglio dei servizi digitali offerti.