Identità digitale

Pisano: “Spid? Gratis a chi fa la carta d’identità elettronica”. Costo? 65 milioni in tre anni

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Paola Pisano, ministra dell’Innovazione, spiega l’intenzione di cambiare la modalità di erogazione dello Spid: “Dovrà essere erogato gratuitamente dallo Stato, e non più dagli Identity provider, a chi ottiene la carta d’identità elettronica”. La proposta è contenuta in un emendamento alla legge di Bilancio.

Bastava fare due più due. E l’ha fatto la ministra dell’Innovazione Paola Pisano che, nell’intervista al Corriere della Sera, annuncia l’intenzione del Governo di cambiare la modalità di erogazione dell’identità digitale (SPID). “Con l’emendamento alla legge di Bilancio sull’identità digitale cambieremo la governance”, ha detto la ministra, “dovrà essere unica ed erogata gratuitamente dallo Stato, e non più dagli Identity provider, a chi ottiene la carta d’identità elettronica”. La proposta è contenuta in un emendamento alla legge di Bilancio.

Perché oggi con la CIE sono rilasciati due codici: un pin e un puk?

Oggi quando il Comune rilascia la carta d’identità elettronica (CIE) fornisce al cittadino anche due codici: un pin e puk, con i quali è possibile attivare lo SPID in modo più veloce, senza bisogno di verificare l’identità.

Spid gratis? Costerebbe allo Stato 65 milioni in tre anni

Allora perché l’identità digitale non è stata erogata fino ad oggi con la CIE? Manca un solo passaggio. Molto probabilmente per motivi economici. Ora l’identità digitale è erogata da 9 identity provider, che sono società private. Se dovesse essere erogata in modo gratuito dallo Stato “abbiamo chiesto 15 milioni di euro per il primo anno, 20 per il secondo e 30 per il terzo”, ha detto la ministra.
65 milioni di euro in tre anni, dunque, costerebbe alla Stato la misura. Una cifra inferiore rispetto a quella totale del progetto.

Il sostegno di Poste italiane, banche e Cdp

Infatti, la proposta della ministra di erogare lo Spid gratuitamente prevede il sostegno di banche e Poste Italiane, e con Gruppo Cassa Depositi e Prestiti come importante partner. L’ambizioso obiettivo è “un’identità digitale per ogni italiano, unica ed erogata dallo Stato”, ha spiegato Pisano, che punta “dai 10 ai 20 milioni di identità create all’anno”.  Oggi solo 5 milioni di cittadini hanno l’identità digitale.

Uno Spid per ogni italiano significherebbe “semplicità per i cittadini e risparmio per la PA”, ha aggiunto la ministro, che ha anche annunciato “spingeremo Spid verso tutti i privati, ad esempio per consentire a chi va allo stadio di caricare l’abbonamento sulla carta elettronica, e anche verso Rousseau”, la piattaforma di e-voting del Movimento 5 Stelle.

Una volta ottenuto lo Spid, il cittadino quali vantaggi potrà ottenere? Accedere con un’unica user e password ai siti e servizi della Pa e anche di aziende private che prevedono questa modalità di accesso. “I servizi della Pa saranno nell’app IO, che dovrebbe partire fra gennaio e febbraio”, ha concluso Pisano.

Per approfondire: l’intervista completa sul Corriere.it