Automotive

Mobilità elettrica, Patuanelli conferma l’obbligo di installazione di impianti di ricarica negli edifici

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Riunito il secondo gruppo di lavoro sulla mobilità sostenibile: “L’obiettivo – ha precisato il ministro - è quello di creare un modello di sviluppo infrastrutturale capace di realizzare sinergie tra pubblico e privato. Dobbiamo incidere profondamente sulla transizione in atto in un settore strategico come quello dell’auto”.

La mobilità sostenibile e quindi elettrica rimane una strada obbligatoria per l’Italia. Lo ha confermato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in occasione della riunione del secondo gruppo di lavoro dedicato allo sviluppo delle reti infrastrutturali, istituito nell’ambito del tavolo automotive, con l’obiettivo di sostenere la transizione del settore verso la mobilità sostenibile.

Da una parte c’è l’Unione europea che porta avanti da anni progetti di sviluppo di nuove infrastrutture per la mobilità pulita, dall’altra c’è il nostro Paese e i suoi obiettivi di sostenibilità ambientale, anche per i trasporti, come definito dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima.

Mobilità sostenibile

Per supportare la ricerca e l’implementazione delle reti saranno messi a disposizione incentivi, misure di semplificazione e standardizzazione delle procedure autorizzative, nonché l’obbligo di installazione di impianti di rifornimento e di ricarica negli edifici, con specifiche policy per la pubblica amministrazione”, si legge nel comunicato del ministero relativo all’incontro.

Al gruppo di lavoro sull’automotive, ha spiegato Patuanelli, spetterà il compito “di individuare le misure e le risorse da destinare alla pianificazione della rete infrastrutturale del Paese, al fine di supportare la diffusione dei nuovi servizi di mobilità sostenibile”.

L’obiettivo – ha precisato il ministro – è quello di realizzare un modello di sviluppo infrastrutturale capace di realizzare sinergie tra pubblico e privato. Per questo motivo siamo impegnati ad incidere profondamente sulla transizione in atto in un settore strategico come quello dell’automotive”.

Il prossimo 4 marzo sarà prodotto un documento finale in cui confluiranno le indicazioni generali del gruppo di lavoro per accelerare la transizione del settore verso la smart mobility nazionale.

eMobility

Secondo le nuove stime dell’Associazione delle case automobilistiche estere (Unrae) per il mese di gennaio 2020, su dati del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), a fronte di un calo a doppia cifra (-23%) delle immatricolazioni di vetture diesel e di una leggera flessione di quelle a benzina (-3,0%), è notevole il balzo in avanti delle auto elettriche e ibride: +587% di immatricolazioni nel primo caso, +82% nel secondo.

La mobilità elettrica è entrata anche nell’ultimo paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo del 2020, pubblicato dall’Istituto nazionale di statistica (Istat).

Tra i nuovi ingressi, infatti, c’è anche la mobilità elettrica: “tra i mezzi di trasporto, troviamo le automobili elettriche e ibride e il monopattino elettrico”.