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Micro antenne solari per alimentare i nostri device, non servirà più nessun cavo

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Progetto europeo green e a basso costo per cambiare il mercato dell’energia e dare vita a nuovi dispositivi elettronici che potrebbero funzionare auto-alimentandosi, senza necessità di connessione alla rete elettrica o ad un alimentatore esterno. Nel Gruppo di ricerca anche l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Udine.

Una nuova soluzione per alimentare smartphone, pc, tablet, televisori e molto altro potrebbe assicurare un sistema di ricarica rapido, pulito e con la massima efficienza energetica.

Il progetto GreEnergy

Il progetto europeo “GreEnergy sta lavorando allo sviluppo di micro-antenne in grado di raccogliere energia solare pulita e a basso costo per far funzionare i device elettronici più utilizzati.

Con GreEnergy vogliamo dimostrare che è possibile raccogliere e convertire l’energia solare in maniera più efficiente e a minor costo di quello che si fa oggi“, ha dichiarato il coordinatore del progetto, Per Lundgren della Chalmers University of Technology.

E’ una sfida enorme – ha aggiunto il coordinatore svedese – che noi vogliamo vincere affrontando in modo coordinato design, progettazione e fabbricazione di antenne, rettificatore e nano-batterie. Il risultato rappresenterà un cambio epocale del modo in cui potremo sfruttare l’energia del sole“.

Le micro-antenne per l’energia pulita a basso costo

All’iniziativa, finanziata con 4 milioni di euro alla Commissione Europea (programma Horizon 2020) e coordinato dalla Chalmers University of Technology, partecipano anche l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Udine, con il gruppo del professor Michele Midrio del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura.

Il progetto prevede di realizzare un prototipo di un nuovo sistema di estrazione dell’energia dal sole attraverso nano-antenne ottiche accoppiate a un dispositivo ultraveloce di rettificazione e alla carica di un super-micro condensatore”, si legge nel comunicato che accompagna la notizia.

L’obiettivo è dimostrare un’efficienza del 20-40% per rendere questa tecnologia competitiva e in grado di ricaricarsi senza connettersi alla rete elettrica o ad un alimentatore esterno.

Possibili utilizzi

Possibili utilizzi della tecnologia sono per l’internet delle cose, la robotica su piccola scala, la mobilità, il monitoraggio delle infrastrutture più critiche e degli ecosistemi ambientali.

Il prototipo che verrà sviluppato nel progetto GreEnergy, si legge in un comunicato congiunto delle due università italiane, costituirà un avanzamento della conoscenza nel campo della conversione dell’energia solare, che avrà ricadute sulle compagnie di distribuzione dell’energia e della produzione di pannelli solari, e con un beneficio globale in termini di riduzione della dipendenza dai carburanti fossili.