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La sharing economy non morirà per colpa del Covid-19

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L’attuale crisi economica che viviamo potrà fare a meno di un sistema economico che ha fatto del risparmio il proprio punto di forza?

Enterprise 4.0 è una rubrica settimanale dedicata ai processi di innovazione aziendale a cura di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

Negli ultimi giorni abbiamo visto fiorire numerosi articoli che, alla luce della situazione attuale, prevedevano la fine della sharing economy. La motivazione alla base, secondo il punto di vista degli autori, è che il rischio di un contagio limiterà l’utilizzo dei servizi di sharing.

In effetti, condividere un prodotto o un servizio con altri può essere rischioso.

La paura del contagio ha scalato rapidamente la classifica delle fobie più diffuse (prendendo il posto della paura di volare, per ovvi motivi). Se prima il problema riguardava solo ipocondriaci e germofobici, oggi tocca tutti noi.

Ma avere paura è un lusso che solo pochi possono permettersi.

Dovremmo tutti porci una domanda: possiamo veramente fare a meno dei vantaggi della sharing economy? L’attuale crisi economica che viviamo potrà fare a meno di un sistema economico che ha fatto del risparmio il proprio punto di forza?

In questo periodo si parla molto dei rischi nell’utilizzare i trasporti pubblici. Utilizzare i mezzi privati per spostarsi è identificato dagli esperti come il sistema più sicuro. Chi non dispone e non può acquistare una macchina o una moto si trova quindi in una posizione scomoda.

Oggi, però, anche grazie alla sharing economy, queste persone hanno la possibilità di utilizzare i veicoli che i servizi di sharing mettono a disposizione. Sono comunque più “pericolosi” del trasporto privato, ma sicuramente più sicuri di dover prendere una metro.

Il problema si riflette ovviamente anche su altri settori. Immaginando che questa estate potremo andare in vacanza, chi ha una casa di proprietà sarà sicuramente avvantaggiato e più difficilmente rischierà di ammalarsi.

Chi non ha una seconda casa, invece, dovrà arrangiarsi. Come? Sicuramente hotel e campeggi saranno off-limits, o comunque lavoreranno a ranghi ridotti o diventeranno particolarmente costosi. Una realtà come AirBnb, al contrario, potrà continuare a operare come al solito, anche se esisterà comunque un rischio per ospiti e proprietari.

In definitiva, cosa mettono in risalto questi due esempi?

  1. Quando si parla di salute, la ricchezza rimane comunque un discriminante;
  2. È anche grazie agli strumenti della sharing economy se oggi molte persone possono condurre una vita (più o meno) in sicurezza.

La sharing economy morirà? No

Affermare che la sharing economy stia per morire è una presa di posizione che non tiene in considerazione di chi, grazie a questa, è in grado di condurre una vita soddisfacente, sicuramente migliore di quando la scelta era tra salire su un autobus e l’acquisto di una macchina di proprietà.

Il valore sociale della sharing economy, oggi più che mai, si è manifestato nelle possibilità e nelle scelte disponibili per i cittadini. Certamente alcune pratiche andranno modificate, ma questo sistema economico continuerà a vivere, e magari a prosperare proprio grazie – e a causa – della situazione che stiamo vivendo.