L'allarme

Internet of Things: data center a rischio ‘overload’

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La rapida e geometrica diffusione di dispositivi e servizi legati allo IoT mette a rischio la tenuta dei dati center aziendali

Senza investimenti adeguati in nuovi data center aziendali, lo sviluppo e la diffusione di dispositivi e servizi enterprise legati al nuovo paradigma dell’Internet of Things rischia di sommergere le aziende stesse. Secondo stime di IDC, nel periodo 2014-2019 crescerà del 750% la capacità di storage dei data center aziendali consumata appunto da dispositivi e servizi IoT.

“Vista l’enorme quantità di dispositive connessi e la massa di dati da essi generate, le aziende devono concentrarsi sul fabbisogno delle loro piattaforme di servizi IoT a livello di data center e non solo a livello di singoli server o apparati di storage”, dice Rick Villars, vice president Data Center e Cloud di IDC.

E’ presumibile, inoltre, che l’Internet delle cose acceleri il passaggio a infrastrutture basate sul Cloud nei data center, con gran parte della capacità di archiviazione richiesta presente nei data center dei service provider.

Anche secondo un report di Gartner dello scorso anno, l’Internet of Things produrrà una rapida erosione della capacità di storage dei data center. “I manager dei data center devono sviluppare sistemi di gestione della capacità di storage che guardino al futuro, in grado di rispondere alle priorità delle aziende associate allo IoT”, ha detto Joe Skorupa, vice president e distinguished analyst di Gartner.