e-Voting

INPGI, come si può rafforzare il sistema di voto elettronico per eleggere i giornalisti?

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Per la prima volta è necessario un codice OTP via SMS, imposto dal GDPR, per votare online i 166 candidati alle elezioni per il rinnovo degli Organi Collegiali dell’Inpgi. Ecco una soluzione per garantire maggiormente la segretezza e la libertà di voto dei giornalisti.

Per la quarta volta, dal 2008, i giornalisti hanno anche la possibilità di votare online (oltre al voto al seggio) i candidati alle elezioni per il rinnovo degli Organi Collegiali dell’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani.

Chi vota online può farlo solo dal 10 febbraio al 12 febbraio

Chi preferirà il voto telematico potrà votare i 166 i candidati esclusivamente lunedì 10 febbraio 2020 dalle ore 8:00 alle ore 22:00 di mercoledì 12 febbraio 2020 (ora italiana).

La novità: un codice OTP via SMS, imposto dal GDPR

La novità di quest’elezione è il “Pin”, o meglio un codice OTP (One Time Password) via SMS per essere più certi sull’identità del votante e rispettare il principio privacy by design e by default imposto dal GDPR.

Così i giornalisti potranno votare utilizzando il proprio codice iscritto, la password personale (se smarriti ecco come recuperarli) e un codice OTP, generato in tempo reale al momento dell’accesso ed inviato via SMS sul proprio cellulare, tramite il sito web dell’Istituto (www.inpgi.it). Ogni iscritto potrà votare online, utilizzando un PC, uno smartphone, un tablet o ogni altro device collegato a Internet, seguendo un percorso guidato.

La soluzione proposta da Key4biz per rafforzare la segretezza e libertà di voto

Ma dal nostro punto di vista questa modalità non garantisce al 100% la segretezza e la libertà di voto. Perché? Se un direttore, caporedattore o collega giornalista è dietro al mio Pc e mi indica in redazione chi votare o votare per lui il sistema di voto elettronico per come è strutturato non garantisce la segretezza e libertà di voto. Come superare questo limite?

Non con la blockchain. Ma offrire all’elettore la possibilità di votare quante volte vuole, è valido solo l’ultimo voto espresso.

Come mai tante possibilità di voto? Per consentire, appunto, all’elettore di esprimere liberamente il proprio voto. Nei casi di illegalità, l’elettore può ripetere il voto ed esprimerlo liberamente in un secondo momento. È una soluzione, facile da implementare, per le prossime elezioni INPGI, (ed anche Casagit e associazione Stampa Romana, per esempio).

Sulla sicurezza del voto invece? “Dal 2008 non abbiamo avuto nessuna intrusione né un tentativo di intrusione né qualcuno che abbia cercato di forzare il sistema di voto telematico e nessuna denuncia. È un sistema ormai collaudato da 12 anni”, ci ha assicurato una figura apicale dell’INPGI.  

Voto al seggio

I giornalisti che preferiranno esprimere il proprio voto in modo tradizionale potranno recarsi presso i seggi elettorali istituiti presso gli Uffici di corrispondenza regionali, che resteranno aperti dalle 10:00 alle 20:00 delle giornate di sabato 15 e domenica 16 febbraio 2020.

Invece la Farnesina quale sistema di e-Voting sta testando per gli italiani all’estero?

A proposito di voto telematico la Farnesina è al lavoro per introdurre l’eVoting per gli italiani all’estero ed ha individuato questa soluzione tecnica per garantire libertà, segretezza e sicurezza del voto. In che modo? Con la crittografia asimmetrica, che garantisce anche l’anonimizzazione del voto. Chi ha proposto questa soluzione al ministero degli Esteri è in attesa della convocazione dei tavoli tecnici di lavoro.