contrasto al camcording

Il Decreto Cultura è legge. Novità per broadcaster, 18App e in arrivo telecamere nei cinema contro la pirateria

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Dalla rimodulazione degli obblighi di programmazione e investimento in opere europee e italiane per i media audiovisivi alla possibilità di installare telecamere nei cinema contro il camcording fino all’acquisto con 18App di film, serie tv in DVD e BLU RAY 4K.

Sono queste alcune delle novità contenute nel decreto Cultura, approvato in via definitiva dal Senato.

“Il decreto Cultura è legge. Sono orgoglioso di questo risultato, perché questa legge, approvata oggi dal Parlamento, assicura eguali diritti e opportunità ai lavoratori dello spettacolo, restituisce dignità a danzatori, orchestrali, fonici, coristi e consente alle Fondazioni lirico-sinfoniche di assumere nuovo personale tramite concorso. Non accadeva da decenni”, ha scrittoil ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, commentando l’ok del Senato al decreto Cultura.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede la legge.

Audiovisivo, slittano a 2020 e cambiano obblighi programmazione-investimento

Modificati gli obblighi di programmazione e di investimento per la promozione delle opere europee ed italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi lineari e non lineari. Inoltre è stata prorogata l’applicazione della nuova disciplina dal primo luglio 2019 al primo gennaio 2020.

Ad esempio, si abbassano gli obblighi di investimento in opere europee indipendenti riservati a fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta soggetti alla giurisdizione italiana, con aumenti mirati – al massimo fino al 20% – per le imprese che non investano stabilmente nel nostro Paese. Attualmente l’obbligo di investimento in opere audiovisive europee recenti, prodotte da produttori indipendenti, è fissato al 20% dei propri introiti netti annui in Italia. Il decreto-legge abbassa questa soglia al 15% per poi abbassarla al 12,5% una volta che l’Agcom abbia emanato il decreto attuativo. Lo stesso regolamento dell’Autorità potrà innalzare la soglia di investimento fino al 20% “in relazione a modalità d’investimento che non risultino coerenti con una crescita equilibrata del sistema produttivo audiovisivo nazionale”.

L’aumento dell’obbligo di investimento scatterà in caso di mancato stabilimento di una sede operativa in Italia e l’impiego di un numero di dipendenti inferiore a 20 unità (aumento dell’aliquota base fino al 3%); o in caso di mancato riconoscimento in capo ai produttori indipendenti di una quota di diritti secondari proporzionale all’apporto finanziario del produttore all’opera in relazione alla quale è effettuato l’investimento, o l’adozione di modelli contrattuali da cui derivi un ruolo meramente esecutivo dei produttori indipendenti (aumento dell’aliquota fino al 4,5%).

Rimodulato al ribasso, inoltre, l’aumento degli obblighi di investimento in opere europee riservato ai fornitori di servizi di media audiovisivi lineari. Eliminati i programmati aumenti degli obblighi di programmazione, per i fornitori di servizi di media audiovisivi lineari, riservati alle opere europee.

Sale, infine, dal 10% al 15% la soglia di oscillazione massima consentita, relativa al mancato raggiungimento degli obblighi di programmazione e di investimento per le televisioni e le tv on demand, che comunque dovrà essere recuperata nell’anno successivo. In caso di mancato recupero della percentuale mancante al raggiungimento della soglia prevista per legge.

Telecamere antipirateria nei cinema per contrastare il camcording

Sistemi di videosorveglianza in chiave antipirateria, soprattutto per combattere il camcording, potranno essere installati nei locali adibiti a pubblico spettacolo, come i cinema, sulla base di una specifica autorizzazione del Garante per la protezione dei dati personali. I dati dovranno essere criptati e conservati per un periodo massimo di 30 giorni. L’accesso alle registrazioni dei sistemi è vietato, salva la loro acquisizione, su iniziativa della polizia giudiziaria o del pubblico ministero.

18App, possibile spenderlo anche per l’acquisto di film e serie tv in Dvd e Blu Ray 4K

I “prodotti dell’editoria audiovisiva”, ossia film e serie tv in Dvd e Blu Ray 4K, entrano tra i beni che possono essere acquistati con la Card cultura per i diciottenni. Attualmente, il Bonus Cultura – dell’importo nominale massimo di 500 euro – è utilizzabile per l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, musica registrata, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera.

Rimodulato fondo cinema e audiovisivo

Rimodulato il riparto del Fondo per il cinema e l’audiovisivo, relativo ai contributi selettivi e contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva che non potrà essere inferiore – rispettivamente – al 10% e superiore al 15% del Fondo, anziché non inferiore al 15% e non superiore al 18%.

Stabilizzato tax credit pubblicità in editoria

Assicurata una copertura stabile al credito d’imposta sugli investimenti incrementali pubblicitari in editoria, che diventa però nella misura unica del 75% (senza aumento al 90% per microimprese, Pmi e start up innovative). A partire dal 2019 alla copertura del credito di imposta si provvede mediante utilizzo del Fondo per il pluralismo e l’informazione. Il tetto di spesa sarà stabilito annualmente da un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.