Via libera

Google, dalla Ue ok “condizionato” all’acquisizone di Fitbit

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Chiusa l’indagine, Bruxelles autorizza l’acquisizione di Fitbit da parte di Google, ma condizionata al rispetto di un pacchetto di impegni su trattamento dei dati e Gdpr, regole ferree su pubblicità, interoperabilità con altri device, rispetto della concorrenza nel mercato della salute digitale.

C’è il via libera della Commissione europea all’acquisizione di Fitbit da parte di Google, ma l’approvazione è vincolata ad una serie di impegni sul cui rispetto Bruxelles vigilerà.

Diversi i punti critici su la Commissione ha svolto indagini approfondite, su tutti il rispetto delle regole alla base della libera concorrenza nel mercato comune e il rispetto della normativa sul trattamento dei dati personali.

Gli impegni presi da Google

Abbiamo approvato l’acquisizione perché gli impegni presi da Google garantiranno che il mercato dei dispositivi indossabili e il nascente spazio della salute digitale rimarranno aperti e competitivi”, ha dichiarato Margrethe Vestager, responsabile della politica sulla concorrenza.

Tali impegni determineranno, in maniera chiara, “in che modo Google potrà utilizzare i dati raccolti per scopi pubblicitari”, “in che modo sarà salvaguardata l’interoperabilità tra dispositivi indossabili di altri fornitori e quelli con sistema operativo Android” e di come gli utenti, se lo desiderano, potranno continuare a condividere dati su salute e fitness.

La decisione odierna sull’acquisizione è arrivata dopo una lunga indagine della Commissione, orientata a comprendere fino in fondo le attività di Fitbit e anche di Google sul mercato europeo dei device indossabili, supportata anche dalla raccolta di pareri di diverse parti interessate alla transazione (tra cui le Autorità nazionali Antitrust, il Comitato europeo per la protezione dei dati e gli stessi competitor).

Nessun vantaggio competitivo

Diversi operatori avevano infatti espresso preoccupazioni serie per il vantaggio competitivo che Google potrebbe raggiungere, grazie all’acquisizione di Fitbit, soprattutto combinando i loro database.

Nel segmento smartwatch, che è in rapida crescita in Europa, ci sono però molti competitor, tra cui gradi aziende come Apple, Garmin, Samsung, quindi in termini di libera concorrenza per la Commissione non sembra ci siano problemi.

Concentrazione di quote di mercato al momento non sembrerebbero possibile, secondo la Commissione, perché il settore della sanità digitale è appena nato e ci sono numerosi attori in campo. Nel contempo, sempre secondo la Commissione, la comunità di utenti di Fitbit è ancora piuttosto limitata per quel che riguarda gli smartwatch.

Trattamento dei dati

Altra preoccupazione molto forte era legata al trattamento dei dati personali.

Tale sensibile questione rientra nel pacchetto di impegni presi da Google che di fatto dovrà garantire il rispetto delle disposizioni e dei principi del regolamento europeo sul trattamento dei dati, il Gdpr, secondo cui il trattamento dei dati personali relativi alla salute non è consentito, a meno che la persona non abbia dato esplicito consenso informato.

Per quel che riguarda, invece, gli annunci pubblicitari, Google si è impegnata a non utilizzare i dati raccolti tramite le tecnologie indossabili e altri device Fitbit utilizzati dagli utenti.

I cittadini dello spazio economico europeo, nell’indossare uno smartwatch o altro wearable Fitbit, potranno comunque decidere liberamente di concedere o negare l’utilizzo dei propri dati relativi alla salute ed il benessere memorizzati nel proprio account Google o del fornitore della tecnologia in questione.