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Garante Privacy, Soro resta alla guida dell’Autorità in attesa del voto del Parlamento

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Il Governo approva un decreto-legge che consente ad Antonello Soro e ai componenti del Collegio del Garante Privacy di continuare a esercitare le proprie funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, fino all’insediamento del nuovo Collegio e ‘comunque per non oltre ulteriori 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto’.

“Se ne parla a settembre”. Quando c’è Ferragosto di mezzo, anche la politica, come mezza Italia, si ferma e decide di non decidere. Con la Camera dei deputati chiusa da una settimana (si ritornerà in Aula il 9 settembre) e da domani sarà in ferie anche il Senato (l’Assemblea si riunirà il 10 settembre), il Parlamento non ha eletto ancora i quattro membri del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, scaduto il 19 giugno scorso. Così, ieri sera, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per assicurare la continuità delle funzioni del Collegio.

In sostanza Antonello Soro resta Garante Privacy così come continuano a ricoprire il ruolo gli altri tre componenti del Collegio: Soro, Giovanna Bianchi Clerici, Augusta Iannini e Licia Califano sono stati eletti dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica il 6 giugno 2012.

Quali funzioni possono esercitare?

Il testo, approvato dal Governo, consente al Collegio di continuare ad esercitare le proprie funzioni, ma “limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, fino all’insediamento del nuovo Collegio e comunque per non oltre ulteriori sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto”.

Il decreto-legge è in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, significa che il Parlamento ha tempo di eleggere il nuovo Collegio del Garante Privacy fino ai primi di ottobre (ecco chi sono i 357 che hanno presentato la candidatura): due componenti devono essere eletti dalla Camera e due dal Senato. I quattro avranno poi il compito di eleggere il Presidente del Collegio e in caso di pareggio sarà eletto il più anziano. Il mandato per il Collegio dell’Autorità è di sette anni, non rinnovabile.

Come quello dei componenti dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, l’Agcom, che ha terminato il mandato il 25 luglio e può continuare ad esercitare le funzioni fino al 25 settembre, secondo il parere del Consiglio di Stato, che concede 60 giorni di rinvio. Anche l’elezione dei quattro Commissari Agcom spetta al Parlamento, mentre il presidente dell’Authority viene nominato con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio, d’intesa con il Ministro dello Sviluppo Economico, previo parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti.