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DVB-T2, al via gli incentivi Bonus Tv. Come avere lo sconto fino a 50 euro

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Lo sconto varrà tre anni e sarà praticato dal venditore fino al 31 dicembre 2022: la fine del 2022 è infatti il termine in cui si concluderà il processo di transizione alle reti digitali terrestri in DVB-T2 (Digital Video Broadcasting Terrestrial 2, passo avanti rispetto al digitale DVB-T1 attuale).

E’ partito ieri il bonus da 50 euro per l’acquisto di Tv e decoder di nuova generazione, adatti alla trasmissione sui nuovi standard digitali DVB-T2 che entrerà in funzione il 30 giugno 2022.

Chi può beneficiare del bonus

A beneficiare del ‘Bonus Tv’ saranno le famiglie con reddito ISEE fino a 20.000 euro.

Lo sconto varrà tre anni e sarà praticato dal venditore fino al 31 dicembre 2022: la fine del 2022 è infatti il termine in cui si concluderà il processo di transizione alle reti digitali terrestri in DVB-T2 (Digital Video Broadcasting Terrestrial 2, passo avanti rispetto al digitale DVB-T1 attuale).

Gli stanziamenti derivano dalla legge di Bilancio 2019, che prevedeva per il bonus risorse finanziarie pari a circa 150 milioni di euro.

Come ottenere il contributo fino a 50 euro

Per ottenere il consumatore dovrà presentare al venditore una richiesta con dichiarazione sostitutiva di atto notorio, con allegata copia di un documento di identità, con la quale afferma che l’Isee del suo nucleo familiare non supera 20mila euro e che i componenti dello stesso nucleo non hanno già fruito del contributo.

Poi il venditore, attraverso la piattaforma che l’Agenzia delle entrate sta realizzando, trasmetterà al Mise una comunicazione con una serie di dati: codice fiscale del venditore e dell’utente, dati del documento di identità dell’utente, i dati dell’apparecchio, il prezzo finale di vendita, l’ammontare dello sconto.

Per ogni comunicazione, l’Agenzia verificherà l’idoneità dell’apparecchio e la disponibilità delle risorse comunicando poi al venditore la disponibilità dello sconto. Poi ai venditori verrà riconosciuto il rimborso, nel prossimo F24, dello sconto praticato all’utente finale, mediante un credito d’imposta.

Perché questo cambiamento?

La decisione di fissare l’obbligo di sostituzione dei televisori o dei decoder risale all’asta per le frequenze 5G. Dopo quella procedura infatti si è reso necessario uno spostamento di frequenze usate dalle emittenti televisive nazionali e locali (banda di spettro 694-790 Mhz), per renderle disponibili alle Telco, che si sono aggiudicate le frequenze 5G, per i servizi sviluppati con la tecnologia mobile di quinta generazione.

La banda 700 Mhz, attualmente utilizzata dalle emittenti televisive per il digitale terrestre, è la porzione di spettro più pregiata in vista dell’avvento del nuovo standard di comunicazione mobile.

La guida FUB al bonus tv

Il Ministero dello Sviluppo economico ha lanciato il sito che consente di verificare i televisori e i decoder che potranno godere del voucher di 50 euro destinato alle fasce più deboli della popolazione, in vista del passaggio al nuovo standard del digitale terrestre Dvb-T2.

Si tratta di un elenco di prodotti che potranno supportare il nuovo segnale. I produttori potranno inoltre aggiornare questo elenco chiedendo le credenziali e inserendo i nuovi modelli compatibili.

La Fondazione Ugo Bordoni (FUB) ha realizzato una guida destinata a consumatori, negozianti e produttori interessati al bonus tv (Scarica qui il PDF del ‘Manuale d’uso Contributi Tv e Decoder’).

Il plauso dell’AIRES

Ringrazio tutti gli Associati della AIRES che, ancora una volta, hanno contribuito con il loro operato all’attuazione delle politiche pubbliche, facendosi promotori del processo di digitalizzazione e innovazione del nostro paese”, ha commentato Andrea Scozzoli, Presidente della AIRES, l’Associazione che in rappresentanza delle principali aziende e gruppi distributivi specializzati di elettrodomestici ed elettronica di consumo ha collaborato con il MISE e la Agenzia delle Entrate per messa a punto del sistema.