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Difficoltà nel pagare le bollette? 3 consigli da seguire

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Cosa fare se si ha difficoltà nel pagare le bollette? I consumatori hanno a loro disposizione alcune opzioni per gestire eventuali momenti di difficoltà economica e scarsa liquidità senza conseguenze sulle forniture energetiche. In particolare è possibile soffermarsi su tre aspetti differenti.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Le bollette di luce e gas rappresentano una spesa significativa per le famiglie italiane. Una “famiglia tipo” (consumo annuo di 2700 kWh di elettricità e 1400 Smc di gas naturale) spende in un anno quasi 1.500 euro per le bollette di luce e gas (considerando i prezzi attualmente praticati nel mercato tutelato). Considerando il momento molto difficile che sta attraversando l’economia italiana, fare i conti con le bollette da pagare non è facile per molte famiglie.

Per affrontare, al meglio, il momento di difficoltà è opportuno sfruttare tutte le risorse disponibili per ridurre i costi delle forniture energetiche ed evitare un esborso eccessivo per le bollette. Risparmiare è possibile ma richiede attenzione sia nell’utilizzo dell’energia che nella scelta delle tariffe. Per evitare il rischio di non poter pagare le bollette bisogna pianificare la gestione delle forniture con la massima attenzione.

Cosa fare, quindi, se si ha difficoltà nel pagare le bollette? I consumatori hanno a loro disposizione alcune opzioni per gestire eventuali momenti di difficoltà economica e scarsa liquidità senza conseguenze sulle forniture energetiche. In particolare è possibile soffermarsi su tre aspetti differenti:

  • la scelta delle migliori tariffe luce e gas del mercato libero per ridurre l’importo delle bollette future
  • lo sfruttamento dei Bonus Luce e Gas, riservati alle famiglie in difficoltà economica, che riduce di una quota fissa le bollette
  • la possibilità di dilazionare il pagamento delle bollette arretrate, continuando ad utilizzare le forniture energetiche

Ecco, quindi, alcuni consigli da seguire per risolvere i problemi legati all’impossibilità di pagare le bollette.

  1. Passare al mercato libero per ridurre la spesa

L’importo finale delle bollette è legato ad alcuni “costi fissi”, su cui l’utente non ha margini di manovra, ed alla componente legata al consumo di energia. Di conseguenza, per dare un taglio alle bollette ci sono due opzioni. Da una parte, infatti, è possibile ridurre il quantitativo di energia utilizzata nel corso del periodo di tempo considerato.

La riduzione dell’energia utilizzata può avvenire in vari modi. Tagliando gli sprechi e puntando sull’efficienza energetica, ad esempio, sarà possibile ridurre il quantitativo di energia utilizzato e, quindi, ottenere un risparmio sull’importo finale delle bollette.

Per risparmiare seguendo questa strada sarà necessario modificare le proprie abitudini (utilizzando un quantitativo inferiore di energia) oppure investire in elettrodomestici oppure in una caldaia a gas ad alta rendimento (con un esborso economico significativo).

Il risparmio può avvenire, però, anche riducendo il costo dell’energia. A parità di consumi, quindi, scegliendo quest’opzione sarà possibile ottenere un risparmio notevole sulle bollette senza dover modificare le proprie abitudini di consumo e senza dover fare investimenti iniziali.

La riduzione del costo dell’energia passa per la scelta di tariffe luce e gas più convenienti presenti sul mercato libero. Il prezzo dell’energia (espresso in €/kWh per l’energia elettrica e €/Smc per il gas naturale) rappresenta l’elemento più importante da considerare per ridurre l’importo della bolletta.

Per scegliere le migliori tariffe luce e gas e ottenere un risparmio significativo in bolletta è possibile puntare sul comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas oppure scaricare l’App di SOStariffe.it, disponibile gratuitamente su smartphone e tablet Android, iPhone ed iPad.

Direttamente dal comparatore, inserendo una stima del proprio consumo annuo di energia (calcolabile anche tramite l’apposito tool del comparatore), è possibile individuare facilmente le tariffe più convenienti. Successivamente, sarà possibile procedere con l’attivazione online, raggiungendo il sito del fornitore.

Per il completamento dell’attivazione online è necessario fornire:

  • i dati anagrafici, un documento di identità e il codice fiscale dell’intestatario della fornitura
  • il codice POD, per l’energia elettrica, ed il codice PDR, per il gas naturale, disponibili su precedenti bollette
  • i propri dati di contatto (un indirizzo e-mail e un numero di cellulare) e di pagamento (le coordinate IBAN in caso di domiciliazione)

Durante tutta la procedura di attivazione della fornitura, che viene gestita dal gestore sia dal punto di vista amministrativo che tecnico, non è necessario cambiare il fornitore e non si registrerà l’interruzione della fornitura energetica.

Scegliendo il mercato libero è possibile risparmiare diverse decine di euro al mese rispetto al mercato tutelato. Riprendendo l’esempio del “cliente tipo” indicato inizialmente, infatti, il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, considerando le tariffe disponibili a dicembre 2020, permette di ottenere un risparmio annuale massimo di circa 70 euro per l’energia elettrica e 170 euro per il gas naturale.

Complessivamente, quindi, attivare le offerte migliori del mercato libero, passando dal mercato tutelato, permette di risparmiare circa 240 euro all’anno sulle forniture energetiche (circa il 15% del totale). Da notare, inoltre, che per le famiglie con consumi annuali maggiori i margini di risparmio legati al passaggio al mercato libero (attivando le tariffe più convenienti) sono ancora maggiori.

2. Sfruttare i Bonus Luce e Gas per ridurre l’importo delle bollette

Per gestire al meglio le spese legate alle proprie forniture energetiche è fondamentale sfruttare tutte le opzioni a propria disposizione. Per le famiglie in difficoltà economica è possibile ottenere una riduzione sui costi annuali delle forniture grazie ai Bonus Luce e Gas. Sino al 2020, tali bonus andavano richiesti presentano una domanda apposita tramite CAF o tramite l’ufficio comunale competente. Dal 2021, invece, i Bonus Luce e Gas diventeranno automatici con uno sconto che sarà applicato alle bollette di tutti gli aventi diritto.

Per l’accesso all’agevolazione è necessario rientrare nei seguenti requisiti:

  • indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro
  • indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa)
  • famiglie beneficiarie di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza
  • (per il solo bonus gas) forniture con misuratore gas di classe non superiore a G6

L’importo dei bonus è legato a diversi fattori. Per quanto riguarda il Bonus Luce, l’agevolazione viene erogata sotto forma di sconto annuale di importo pari a un minimo di 125 euro e sino ad un massimo di 173 euro all’anno. L’importo effettivo dipende esclusivamente dal numero di componenti del nucleo familiare a cui fa riferimento la fornitura. Da notare, inoltre, che il bonus luce è disponibile anche nella variante denominata “per disagio fisico”.

Si tratta di un’agevolazione extra che va a sommarsi a quella per disagio economico. Tale bonus può essere richiesto dalle famiglie costrette ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie al sostentamento della vita di un componente del nucleo familiare. Per accedere all’agevolazione è necessario presentare una certificazione dell’ASL.

Per il Bonus Gas, invece, i fattori da considerare sono tre (numero di componenti del nucleo familiare, zona climatica dove è ubicata la fornitura, utilizzo del gas anche per il riscaldamento). L’importo del bonus va da un minimo di 32 euro ad un massimo di 264 euro.

Solitamente, l’importo del bonus viene suddiviso per il numero di bollette emesse durante l’anno dal fornitore. Ad esempio, se il bonus è pari a 120 euro e le bollette annuali previste dal fornitore sono 6, verrà riconosciuto uno sconto di 20 euro per ogni bolletta. Per quanto riguarda i clienti indiretti (ad esempio per le forniture di gas condominiale), il bonus viene erogato in un’unica soluzione, ad esempio tramite bonifico bancario.

3. Dilazionare il pagamento delle bollette precedenti

La scelta delle offerte luce e gas più vantaggiose del mercato libero e la possibilità di ricorrere ai bonus luce e gas, per tagliare le spese, sono delle opzioni da considerare per ridurre l’impatto delle bollette future sul proprio bilancio familiare. Per pagare le bollette arretrate, invece, bisognerà valutare la possibilità di ottenere una dilazione del pagamento da parte del fornitore.

In alcuni casi, infatti, è possibile accedere ad un piano di rateizzazione delle bollette luce e gas. In questo modo, il cliente può saldare il dovuto anche in un momento di difficoltà, continuano nel frattempo ad utilizzare le forniture energetiche. Combinando la rateizzazione delle bollette con i punti visti in precedenza sarà possibile gestire al meglio i pagamenti.

Per i clienti che hanno scelto il mercato libero, la rateizzazione delle bollette dipende dalle modalità previste dal contratto di fornitura firmato con il proprio gestore. Le condizioni contrattuali, infatti, stabiliscono tutti i dettagli relativi a questa pratica. È consigliabile, in questi casi, contattare il servizio clienti del proprio fornitore e richiedere maggiori informazioni su questa opportunità.

Per quanto riguarda i clienti in regime di maggior tutela, invece, la rateizzazione può essere richiesta in alcuni casi. Ad esempio, è possibile richiedere la rateizzazione nel caso in cui la bolletta (con periodicità non mensile) contenente un ricalcolo per consumi effettivi sia superiore al doppio dell’addebito più elevato fatturato nelle bollette a stima.

La rateizzazione è accessibile anche in caso di malfunzionamento del contatore. In queste situazioni, quando il fornitore richiede il pagamento di consumi non registrati, l’utente potrà richiedere la dilazione del pagamento. Un altro caso in cui è ammessa la rateizzazione è quello in cui, nonostante un contatore accessibile, è stato richiesto un importo ricalcolato per consumi effettivi, a causa di una o più mancate letture.