La lettera

Democrazia Futura. Simpatizzanti e antisimpatizzanti di questa rivista

di Giampiero Gramaglia, Giornalista |

Il Direttore Giampiero Gramaglia risponde alla Lettera aperta di Licia Conte a Democrazia Futura.

Concludiamo la pubblicazione del numero zero di DEMOCRAZIA FUTURA, promossa dall’Associazione “Infocivica – Gruppo di Amalfi” e diretta da Giampiero Gramaglia, con le prime “rubriche”, che vogliono essere un vero e proprio tessuto connettivo fra i vari numeri della rivista.
Oggi pubblichiamo la terza rubrica “Stanza aperta”.

Caro direttore, cari amici di Infocivica,

sono onorata di far parte di Democrazia Futura, ma ecco: non sono tanto sicura di voler essere un’“apota” (coll’apostrofo, al femminile anche se il correttore automatico non lo vuole…).

Io voglio essere come tutti, come giornalista voglio essere dentro la cultura di questo popolo. Non voglio avere il ditino alzato quando osservo gli italiani, voglio sentire le suggestioni che attraversano la nostra società. Le voglio sentire sulla mia pelle, direi che voglio sentire le tentazioni che affascinano chi si abbandona alle sirene del populismo.

Solo se vivo dentro di me le fascinazioni che i miei concittadini vivono, posso far leva sulla capacità di “discernimento” (che bella parola!) pescando nella nostra stessa cultura quegli antidoti che altri italiani come noi, ora e nei secoli addietro, ci hanno lasciato in eredità (“fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”).

  1. E a proposito, direttore, un servizio pubblico non è chiamato a far questo, mettere cioè a disposizione del nostro popolo la grande cultura che può renderci capaci di discernimento?
  • E, per caso, poiché vogliamo tutti insieme fare l’Europa, che ne dici di pensare un servizio pubblico che faccia parlare e sognare in europeo?
  • E che ne dici di un servizio pubblico che proponga un’Europa che sia finalmente di Donne e Uomini? Su questa questione è ora di svegliarsi e “vedere” che sono già le Merkel e le Van der Leyen a guidare l’inverarsi del nostro sogno.
  • Vogliamo dar loro una mano, con servizi pubblici all’altezza di questa meravigliosa, inedita costruzione umana?

Con simpatia,

Licia Conte

Ps: direttore, per piacere conta le donne presenti nel gruppo di animatori della rivista che stai proponendo come fatto nuovo (“nuovo”?)  nel panorama editoriale italiano. Quando lo avrai fatto, per piacere rispondi non a me, ma ai tuoi lettori.

Risponde il direttore di Democrazia futura, Giampiero Gramaglia,

Cara Licia,

grazie della tua lettera, della tua vicinanza a Infocivica e del tuo attivo coinvolgimento in Democrazia Futura, che, nel suo numero zero, ospita un tuo contributo, uno dei due soli – non c’era, ahinoi!, bisogno della tua postilla per farmelo notare – a firma femminile.

E’ mio impegno, è desiderio comune a tutti quanti sono partecipi di questo esperimento editoriale, non farne un ‘ghetto di genere’, una ‘riserva maschile’ in un mondo, quello editoriale e giornalistico, ormai largamente – anzi, prevalentemente – popolato da professionalità femminili di grande valore.

C’è forse da emendare un ‘peccato originale’ di Infocivica, che ha sempre avuto presenze femminili di grande spessore, ma rare e sporadiche. Democrazia Futura può essere uno strumento per levarci di dosso la polvere da club novecentesco ed emergere più dinamici e più diversi, con il concorso tuo, di Silvana e di quant’altre, colleghe o libere pensatrici, vorranno essere coinvolte.

A mio avviso, Licia, non è questione di volere o meno essere dentro la cultura del nostro tempo e del nostro Mondo: non c’è alternativa ad esserlo, non è una scelta, è un dato. Il che non vuol dire farla propria, accettarla o, peggio, subirla; può, credo debba volere dire agire per cambiarla.

Democrazia Futura consentirà a Infocivica di esserne più partecipe e la aiuterà anche, se possibile, ad esercitarvi quell’influenza che i nostri un po’ rarefatti dibattiti raramente hanno avuto.

Un servizio pubblico europeo dell’informazione a 360 gradi, tradizionale e ‘new’, radio-televisiva e online nelle sue varie declinazioni, è una visione di Infocivica da ormai oltre vent’anni: sarebbe, anzi sarà, uno strumento decisivo del formarsi di un’opinione pubblica europea – che oggi non esiste ancora -, come, nel secondo dopoguerra, i servizi pubblici dei singoli Paesi contribuirono a nutrire di un’informazione pluralista le opinioni pubbliche nazionali.

Dentro Infocivica, c’è fermento di idee su questi temi: germogli. Democrazia Futura, con apporti come il tuo, ci consentirà di farle crescere, nella dialettica e nel rispetto dei punti di vista altrui.

Ben ritrovata tra noi!

Giampiero Gramaglia