L'analisi dei dati

Coronavirus in Italia: la Lombardia migliora, ma attenzione ai dati regionali

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Sembra che si sta delineando un rallentamento sulla crescita a livello nazionale di contagi, ma c'è da stare attenti all'andamento nelle singole regioni. Il punto con l’aiuto di Luca Digiacomo, fisico presso il dipartimento di Medicina Molecolare de La Sapienza.

I dati della Protezione Civile sul coronavirus parlano chiaro, il virus continua la sua corsa. I numeri aggiornati al 16 marzo evidenziano come in Italia, dall’inizio dell’epidemia, 27.980 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2.

Di queste, sono decedute 2.158 (+349, 19,3%) e sono guarite 2.749 (+414, 17,7%). 1.851 persone sono in terapia intensiva (+179, 10,7%). Attualmente i soggetti positivi sono 23.073.

Coronavirus: l’analisi dei dati

Dati che fanno pensare ad una situazione sempre più critica, ma che in realtà, evidenziano altri aspetti più confortanti. Per questo l’interpretazione dei dati sull’emergenza diventa cruciale per capire l’andamento dell’epidemia.

Fonte dati: opendatadpc.maps.arcgis.com, elaborati da Luca Digiacomo – Università La Sapienza

Con l’aiuto di Luca Digiacomo, fisico presso il dipartimento di Medicina Molecolare de La Sapienza, abbiamo cercato di individuare quali sono le variabili da tenere d’occhio al fine di capire l’andamento dell’epidemia.

Al nord

Aumenta ancora il numero di contagiati sul territorio italiano ma negli ultimi giorni si registra una lieve inflessione della curva cumulativa, indice di possibili buone notizie.

Il dato riguarda principalmente la regione più colpita, la Lombardia, che conta 14649 contagi totali, 2368 persone guarite, 1420 decedute, con una curva di casi totali che sembra subire l’attesa inflessione.

Fonte dati: opendatadpc.maps.arcgis.com, elaborati da Luca Digiacomo – Università La Sapienza

Seguono Emilia Romagna e Veneto, con oltre 10000 casi in meno (3522 e 2473, rispettivamente) ma con trend ancora poco stabili. Al momento Piemonte e Marche sono le uniche altre regioni con più di mille casi (1516 e 1242, rispettivamente), purtroppo però non registrano ancora nessun paziente guarito.

Centro e Sud

La situazione al centro e al sud è meno grave, ma i prossimi giorni saranno determinanti per valutare se anche in queste regioni si potrà cominciare a parlare di una possibile deviazione dalla crescita esponenziale, soprattutto per Toscana (866 casi), Lazio (523 casi) e Campania (400 casi).

Infine, Molise e Basilicata registrano i numeri più bassi di contagi, con 21 e 12 casi rispettivamente.

Fonte dati: opendatadpc.maps.arcgis.com, elaborati da Luca Digiacomo – Università La Sapienza

Attualmente i dati sono dominati dai numeri della Lombardia, ma a livello globale sembra si stia delineando un rallentamento della crescita su scala nazionale, spiega Digiacomo. “Ma al momento, aggiunge, queste analisi hanno bisogno di conferme successive. Bisogna attendere i dati dei prossimi giorni. La prospettiva auspicabile su scala nazionale, conclude Digiacomo, è dunque un’inflessione delle curve in tutte le regioni, se pur con valori assoluti diversi, sperabilmente in tempi brevi“.