l'analisi

Come sono cambiati gli utenti online nel corso degli anni e come cambieranno?

di Giorgio Surdi, digital consultant |

Per comprenderne meglio la portata, basti immaginare che nel 2000 gli utenti online in tutto il mondo risalivano a pochi milioni; ad oggi, invece, ci sono oltre 4,5 miliardi di persone "connesse".

Gli ultimi report e studi svolti a proposito degli utenti di Internet, in particolare l’ultima ricerca di We Are Social e Hootsuite, rivelano che questi crescono in media di quasi un milione ogni giorno (+298 milioni nell’ultimo anno) e in questo articolo analizzeremo lo scenario di come si è evoluta l’utenza digitale nel corso degli anni e di come cambierà ancora.

Utenti e internet

Al giorno d’oggi è quasi impensabile che una persona comune non possa avere accesso a Internet; il digitale ormai è diventato parte integrante della vita di ognuno di noi.

Per comprenderne meglio la portata, basti immaginare che nel 2000 gli utenti online in tutto il mondo risalivano a pochi milioni; ad oggi, invece, ci sono oltre 4,5 miliardi di persone “connesse”. Questo equivale a dire che più della metà (59%) della popolazione mondiale ha accesso a Internet e la percentuale sale al 82% se si restringe il campo di analisi all’Italia.

Tutto ciò è stato possibile grazie a specifici fattori. In primo luogo, la globalizzazione e il miglioramento delle tecnologie hanno consentito agli esseri umani di avere un accesso sempre più facile e immediato alla rete; in secondo luogo, la crescita esponenziale del web, prima, e l’avvento dei social network, poi, hanno permesso agli utenti di avere online e a portata di mano un mondo di informazioni e di contatti che hanno rivoluzionato anche il modo di pensare e di agire.

I motivi per cui ci si connette sono molteplici ed è difficile trovare ambiti di applicazione o settori nei quali non sia possibile utilizzare Internet e avere una risposta alle proprie domande. Negli ultimi anni si è assistito alla moltiplicazione e integrazione dei media cui si è accompagnata l’attitudine degli utenti alla personalizzazione del loro impiego, sia in relazione ai contenuti di intrattenimento, sia per quanto riguarda l’accesso alle fonti di informazione.

Questa tendenza si è rafforzata grazie alla crescita delle performance dei device tecnologici, all’aumentare delle connessioni mobili, alla tecnologia del cloud computing e alla diffusione delle app per smartphone e tablet: tutti strumenti in grado di ampliare le funzioni delle persone e di potenziarne le facoltà.

Le funzioni principale dell’Internet sono la ricerca di informazioni e la connessione fra utenti, ma ciò che è in grado di fare a oggi ricopre davvero tante aree di attività: ascoltare la musica, l’home banking, fare acquisti, telefonare anche con supporto video, guardare film, ricercare lavoro, prenotare un viaggio, ecc.

Ma la cosa che va sottolineata è il fatto che grazie alle tecnologie digitali il singolo non è più semplicemente uno spettatore inattivo, ma è diventato un potenziale produttore di contenuti attraverso media diversi e integrati tra loro.

I social media

E ciò è stato reso possibile dai social media: con la nascita di Facebook e Linkedin nel 2003, infatti, l’utente ha iniziato un vero processo di interazione con l’esterno che è proliferato sempre più con la nascita degli altri social media. Gli stessi, se in un primo momento hanno avuto l’obiettivo di coinvolgere un pubblico giovane, via via hanno preso il sopravvento anche su un pubblico più adulto; è utile, infatti, analizzare anche come sia cambiata l’utenza.

Agli albori, come già spiegato, l’unica utenza attiva riguardava per la maggior parte giovani per Facebook e professionisti, sempre inizialmente giovani, per LinkedIn; oggi, a prediligere e a popolare in modo massivo Facebook sono persone adulte, mentre i giovani, dal canto loro, attualmente preferiscono navigare su altri canali di carattere più interattivo come Instagram o sull’ultimo arrivato TikTok che sta davvero spopolando nell’ultimo periodo, andando a coinvolgere anche adolescenti.

LinkedIn, invece, ha continuato a rimanere il social media più adatto per le interazioni professionali.

Gli smartphone

Il boom dei social media è stato assistito dalla crescita dell’utilizzo degli smartphone; infatti, va considerato il fatto che la metà del tempo che gli individui trascorrono su Internet nel 2020 viene speso tramite telefoni cellulari e che nella sola Italia ci sono 124 milioni di utenti mobili, al pari di 82 milioni di cittadini, il che significa che più di un terzo della popolazione ha due dispositivi mobili.

A fronte di tutto questo scenario, viene quasi automatico riflettere sulla possibilità che hanno avuto, stanno avendo e avranno le aziende, grandi e piccole, nell’essere presenti e sfruttare le risorse che mette a disposizione la rete.

In un mondo sempre più globalizzato e tecnologico ormai tutti noi possiamo considerarci a distanza di un click. L’utenza diventerà sempre più digitale perché ci saranno anche persone anziane che saranno propense e ormai abituate all’uso della tecnologia, andando probabilmente a costituire un effetto leva che riguarderà le opportunità che si manifesteranno per le aziende nell’imparare come gestire queste opportunità con specifici corsi di digital marketing.