Lo studio

Cina nuova ‘Silicon Valley’ della mobilità elettrica: qui il 35% delle spedizioni di auto Tesla nel 2025

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Sarà il più grande mercato di veicoli elettrici al mondo nei prossimi dieci anni, ma già oggi la Cina rappresenta un’enorme opportunità di crescita per tutta l’industria globale dell’eMobility. Entro il 2035 attese consegne per 13,3 milioni di veicoli a batteria.

La Cina rappresenta ormai il più grande mercato al mondo per tutta una serie di nuove tecnologie e servizi avanzati. La mobilità elettrica trova qui il maggior numero di acquirenti di automobili e altri mezzi di trasporto.

La Cina e la mobilità elettrica

Secondo un’indagine Loup Ventures, entro il 2023 ci saranno 3,5 milioni di consegne di veicoli elettrici nel grande Paese asiatico, che passeranno a 5,1 milioni nel 2025 e raggiungeranno le 13,3 milioni entro il 2035.

Un trend di crescita notevole, che molto dipenderà dal rilancio o meno, nei prossimi anni, delle politiche “green oriented” annunciate da Pechino.

Nei prossimi dieci anni, come detto, la Cina sarà il più grande mercato al mondo per la mobilità elettrica e in particolar modo le auto elettriche.

Qui ci saranno grandi opportunità di crescita per i produttori di auto elettriche ibride e 100% batteria, sia internazionali, sia nazionali. Questi ultimi hanno però dovranno uscire fuori dai confini cinesi e asiatici, ma per fare questo avranno bisogno di un aiuto.

Il modello di business

Per raggiungere quest’importante obiettivo, la Cina ha bisogno di Tesla e per Tesla tale situazione rappresenta una grande opportunità, tanto che entro il 2025 il 35% delle spedizioni di auto elettriche brandizzate Tesla sarà dirottato in Cina, rispetto all’attuale 25%”, si legge nel commento alle stime.

Pechino punta molto su un modello economico pianificato per attrarre i leader mondiale dell’auto elettrica e lasciarli investire sul territorio, soprattutto sui sistemi di accumulo e le batterie fabbricati in Cina.

Il loro aiuto sarà inoltre rivolto anche ai produttori locali di componenti e sulla formazione di nuovi addetti, che “avranno modo di imparare dai migliori”.

Successivamente, questi novi professionisti del settore nati e cresciuti in Cina avranno modo di avviare nuove società o portare le proprie competenze in altre aziende nazionali, favorendo lo sviluppo e la crescita del settore automotive ed electric mobility dell’interno Paese.

Funziona davvero così? L’azienda che ha lavorato all’outlook sul mercato dei veicoli elettrici in Cina non ha dubbi, ricordando che la stessa Silicon Valley negli Stati Uniti è il frutto diretto degli investimenti e dell’innovazione apportata da una sola impresa, la Fairchild Semiconductor, attiva dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso.

Il mercato dell’auto elettrica in Cina

Al momento, i maggiori produttori di auto elettriche in Cina nella prima metà del 2020 sono: BYD, Tesla, Volkswagen (attraverso la partnership di lunga data con SAIC e le altre con FAW e JAC), General Motors (attraverso SAIC, GAC Group e NIO), seguite da Great Wall Motors, BMW, Geely Automobiles.

Tesla ha chiuso la scorsa settimana con una capitalizzazione di mercato pari a 555 miliardi di dollari. Solo la Toyota ha chiuso oltre i 100 miliardi di dollari, seguita al terzo e quarto posto rispettivamente da Volkswagen e NIO.

Tesla in Cina

Tesla China ha inoltre annunciato l’intenzione di costruire a Shanghai una fabbrica per produrre i propri impianti di ricarica “supercharger” per i veicoli elettrici, si legge in una nota Ansa, che secondo le previsioni sarà operativa nel primo trimestre del 2021.

In fase di partenza, l’impianto produrrà annualmente 10.000 “supercharger“, principalmente il modello V3, con un investimento previsto di circa 6,4 milioni di dollari.

Già entro la fine dell’anno in corso, Tesla potrebbe arrivare a realizzare in Cina quasi 650 stazioni “supercharger”, con più di 5.000 caricatori totali.