Cyber-assicurazioni: cresce il mercato delle polizze contro i crimini informatici

di Alessandra Talarico |

Le aziende chiamate a proteggersi contro i cyberattacchi, come quello che di recente ha interessato il retailer americano Target che ha denunciato il furto delle informazioni delle carte di credito di milioni di almeno 70 milioni di clienti.

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Le vendite di polizze assicurative per proteggere le aziende dal rischio di cyber attacchi informatici è aumentato di circa un terzo alla AIG, il maggior gruppo assicurativo indipendente negli Usa. Lo scrive oggi il Financial Times, che mette così in evidenza i timori crescenti delle aziende per l’ondata di cyber attacchi e furto di dati che mettono a rischio i dati riservati delle imprese.

“Stiamo registrando una crescita significativa”, ha detto Tracie Grella, responsabile del settore cyber polizze di AIG, aggiungendo che nel 2013 le vendite del segmento delle cyber assicurazioni è cresciuto del 30% rispetto al 2012.

 

I cyberattacchi – come quello che di recente ha interessato il retailer americano Target che ha denunciato il furto delle informazioni delle carte di credito di milioni di almeno 70 milioni di clienti – sono in forte crescita a livello globale: secondo dati diffusi dall’Interpol (relativi al biennio 2007-2008) il valore globale dei dati coperti da copyright oggetto di furto è stato pari a mille miliardi di dollari. Un giro d’affari immenso, che richiede adeguate assicurazioni aziendali.  

Il mercato delle polizze legate a questo tipo di attacchi resta però ancora in mano a poche compagnie assicurative.

Non c’è ancora, infatti, un’adeguata percezione del rischio e solo il 31% delle aziende Usa ha acceso una polizza per tutelarsi

La questione è però all’attenzione del Governo americano, che sta cercando di sensibilizzare le aziende sulla necessità di proteggersi dagli effetti dei cyberattcchi.

Anche nel Regno Unito, segnala il Financial Times, il Governo sta preparando delle guidelines per aiutare le aziende a proteggersi dai crescenti rischi di un cyberattacco soprattutto nel caso di condivisione di informazioni per via elettronica nell’ambito di operazioni di fusione e acquisizione.

 

La pubblicazione di linee guida – avvertono però gli esperti – non sono che un passo nella giusta direzione, ma non una ‘panacea’, visto che è difficile prevedere e circoscrivere i danni causati da un cyber attacco e le aziende sono pertanto riluttanti ad adottare linee guida o a spendere soldi per un’assicurazione che potrebbe anche non coprire le conseguenze di un cyberattacco.