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5g Italy. Tudini (Infratel), “Entro la fine dell’anno obiettivo 2000 cantieri aperti”

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Dopo l’avvio del Piano per le aree bianche del Paese c’è l’intervento di stimolo della domanda con lo strumento dei voucher. “La misura riguarda famiglie a basso reddito, piccole e medie imprese, scuole e centri per l’impiego, in tutte le aree del Paese, per un importo complessivo pari almeno a 1,3 miliardi di euro stanziati dal Cipe”.

Quest’anno, è stato presentato ai rappresentanti delle Regioni sia il “Grande progetto Piano BUL 2020”, il Piano Strategico Banda ultra larga del Ministero dello Sviluppo Economico per le aree bianche, sia i programmi dei lavori per il 2019.
Gli obiettivi per l’anno in corso, ha spiegato Domenico Tudini, Amministratore Delegato di Infratel Italia, intervenuto al 5G Italy di Roma, promosso dal CNIT e organizzato da Supercom, sono l’apertura di 2.000 cantieri, il completamento di 500 cantieri e l’avvio delle vendite dei servizi ai cittadini nei Comuni collaudati.
Dopo l’avvio del Piano per le aree bianche del Paese c’è l’intervento di stimolo della domanda con lo strumento dei voucher. “La misura riguarda famiglie a basso reddito, piccole e medie imprese, scuole e centri per l’impiego, in tutte le aree del Paese, per un importo complessivo pari almeno a 1,3 miliardi di euro stanziati dal Cipe”, ha precisato Tudini.
Il piano banda ultralarga è stato lanciato il 3 marzo 2015 dal Governo Renzi, allo scopo di soddisfare le richieste dell’Agenda Digitale Ue che prevede che entro il 2020 il 100% della popolazione abbia un collegamento da almeno 20 Mbps e che il 50% della popolazione italiana abbia un abbonamento in fibra o almeno da 100 Mbps, o che almeno l’85% della unità immobiliari venga
coperto.
La banda ultralarga consiste nella capacità delle reti di inviare dati ad altissima velocità, equivalente ad almeno 100 Mbps (definita “ultra fast broadband” nell’Agenda Digitale Europea) o ad almeno 30 Mbps.
La terza gara per le aree bianche è in corso di approvazione, ma sono già 1554 i Comuni pronti per il primo intervento, mentre per altri 1000 siamo ancora in una fase di congelamento. Sono 2487 i progetti già approvati, i cantieri aperti saranno forse 2000 entro la fine dell’anno”, ha spiegato l’AD.
Servono al momento tra 140.000 e 150.000 permessi e una grossa mano la potrà dare la Conferenza dei servizi, ma per accelerare le operazioni sul territorio una soluzione potrebbe essere il coinvolgimento degli utilizzatori finali, che potrebbe rendere più rapido il processo di infrastrutturazione dei territori”, ha aggiunto Tudini.