Report

5G, così le telco cercano di contenere i costi

di |

Il contenimento dei costi è al momento il driver principale per le telco che devono investire sulle reti 5G e che fanno di tutto per risparmiare.

Il contenimento dei costi è al momento il driver principale per le telco che devono investire sulle reti 5G e che fanno di tutto per risparmiare. Secondo un report condotto dalla società di analisi Rethink Technology Research, vi sono alcuni trend comuni nelle strategie di investimento degli operatori che vale la pena identificare.

In primo luogo, il 78% delle telco intervistate ha reso noto che punta al “riuso” dei siti antenna 4G e della fibra dal primo lancio delle nuove reti 5G, mentre il 62% lo farà nei prossimi 2 o 3 anni. E’ previsto inoltre un incremento della condivisione di siti e di reti in fibra per il 45% degli intervistati da subito, a fronte di un 67% che lo farà nei prossimi 2 o 3 anni. Infine, la realizzazione di nuove stazioni base è una priorità immediata soltanto per il 22% degli intervistati, mentre il 58% degli operatori ci penserà nei prossimi 2 o 3 anni.

Fonte: Rethink Technology Research

Visto che il ritorno sugli investimenti delle nuove reti 5G è ben lungi dall’essere certo e quantificabile in tempi stretti, sono molte le telco che tengono ben stretti i cordoni della borsa sugli investimenti preliminari necessari per il 5G nella speranza che siano più contenuti rispetto a quelli sostenuti per il 4G.

In un primo momento, secondo il report, “la prima ondata del 5G in effetti sarà un 4G plus, ma con antenne MIMO più sofisticate, che consentiranno alla rete di antenne esistente di supportare una copertura migliore e uno spettro frequenziale più elevato. Altri trend, come la densificazione delle celle, e la virtualizzazione arriveranno più tardi”.

Le telco poi stanno avviando una serie di condivisioni degli asset per abbassare le spese anche perché l’Arpu medio della banda larga mobile sembra già arrivato al massimo.