2016 – USA
I modelli Derek (Ben Stiller) e Hansel (Owen Wilson) erano i primi al mondo e si godevano le meraviglie del “Centro Derek Zoolander per i Bambini che non Sanno Leggere Bene e che vogliono imparare a fare Tante Altre Cose Buone”. Una catastrofe imprevista ha colpito il Centro e li ha costretti a ritirarsi. Quindici anni più tardi i due, mentre conducono vite separate, ricevono un invito speciale per partecipare ad un evento internazionale di moda a Roma. Al loro arrivo, eccoli catapultati in un mondo della moda nel frattempo molto cambiato…
È interessante riferire questa annotazione. Dice infatti Stiller: ‘La realizzazione del film ha necessitato di molto tempo. Probabilmente avremmo dovuto fare il sequel l’anno successivo l’uscita ma in realtà nessuno è venuto a vederlo al cinema perciò in fondo non c’era motivo di farne un altro’. Ma la riflessione di Stiller prosegue: ‘il film è uscito nel settembre 2001, momento difficile a causa degli eventi dell’11 settembre. Non ha sbancato i botteghini e solo l’uscita del dvd ci ha permesso di scoprire l’esistenza di nuovi fan’. ‘Era considerato un film superato, underground, un po’ come un disco in vinile. È stato il pubblico a rivendicarne la scoperta e la proprietà’ dice Justin Theroux che appare nel film e ha partecipato alla scrittura del sequel.
Per Ben Stiller invece tornare a rivestire i panni di Derek dopo tanti anni è stata un sfida: ‘Derek – dice – è un personaggio unico. La sua genuinità e il suo egocentrismo nascono dalla sua ingenuità e dalla sua innocenza.’ Con l’esplosione delle nuove tecnologie, la cultura popolare si allargata a dismisura, subito pronta a recepire infinite declinazioni e proposte di ogni genere. Per cui questo numero 2 è centrato su un accumulo di suggestioni non solo musicali ma storiche, tecnologiche, fantasiose in uno schizofrenico incontro tra passato, presente e futuro. Tutto si muove per paradossi e imprevisti cambi di direzione. Quando la sia pur lieve logica narrativa lascia il posto ad una passerella indistinta di nomi e protagonisti da altri universi (emblematico Valentino che fa due rapide apparizioni nel ruolo di se stesso), siamo in pieno in un miscuglio aggrovigliato e fantasioso, che rinuncia a qualunque coerenza a favore di una demenziale moltiplicazione espressiva. L’uso crescente di social media e di infinite piattaforme ha generato un moltiplicarsi dei ruoli e dei personaggi praticamente incontrollabile.
Insomma questo è, se mai ce ne fosse la necessità, il prototipo ideale del film comico del terzo millennio: dove si ride per gli eccessi, il paradosso, la boutade imprevista ma poi rimane ben poco. Del resto ai margini del caleidoscopio di eccessi verbali fa capolinea una sorta di indagine “gialla”. Ma ben pochi, forse, si sentono coinvolti in questo “caso” da risolvere. Per cui la confusione domina sovrana. Tra i personaggi che fanno salire il livello di adrenalina c’è Owen Wilson nel ruolo di Hansel e Alexanya Atoz, affidata a Kristen Wiig, star del Saturday Night Live. Mentre in quello di Valentina Valencia, agente dell’Interpol, ecco Penélope Cruz, investigatrice intelligente e supersexy; in quello di Jacobim Mugatu c’è Will Ferrell e infine Fred Armisen è VIP, anch’egli veterano di ben undici stagioni del Saturday Night Live.
Regia: Ben Stiller
Attori: Ben Stiller (Derek Zoolander), Owen Wilson (Hansel), Will Ferrell (Jacobim Mugatu), Penélope Cruz (Valentina Valencia), Kristen Wiig (Alexanya Atoz), Fred Armisen (VIP)
Sceneggiatura: Justin Theroux, Ben Stiller, John Hamburg, Nicholas Stoller
Fotografia: Dan Mindel
Musiche: Theodore Shapiro
Montaggio: Greg Hayden
Scenografia: Jeff Mann
Costumi: Leesa Evans
Durata: 102’
Genere: Commedia
Data di uscita in sala: 11 febbraio 2016
