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Yahoo compra Flurry. Obiettivo: monetizzare le app mobili

Yahoo! ha annunciato l’acquisizione di Flurry, società californiana specializzata in web analytics, mobile e app, per una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni di dollari (montante che però non è stato confermato). Scott Burke, responsabile Advertising Technology dell’azienda ha spiegato che l’acquisizione “è un passo significativo per l’azienda e rafforza l’impegno a costruire e supportare applicazioni mobili utili, stimolanti e belle e nuove soluzioni di monetizzazione”.

Per soluzioni di monetizzazione si intende soluzioni pubblicitarie ma, come fanno notare gli analisti, Yahoo! si muove in notevole ritardo rispetto ai concorrenti Google e Facebook, che insieme controllano i due terzi del mercato delle spese in advertising mobile a livello mondiale. Secondo Gartner, il settore della pubblicità mobile varrà 32 miliardi di dollari alla fine di quest’anno.

Secondo Burke, Flurry – la seconda maggiore acquisizione dopo Tumblr, pagata 1 miliardo di dollari – ha le risorse per “velocizzare l’offerta di soluzioni in grado di aiutare gli sviluppatori a costruire app migliori, raggiungere gli utenti adatti al loro target ed esplorare nuove opportunità di reddito”.

Le risorse a cui si riferisce sono le capacità dianalisi dei dati senza le quali gli sviluppatori mobili non sarebbero in grado di ottimizzare le loro applicazioni.

Secondo gli ultimi dati Yahoo!, i ricavi del display advertising e della pubblicità legata alle ricerche sono cresciuti di oltre il 100% anno su anno, trainati dal numero crescente di persone che accedono al sito da un dispositivo mobile. Nel secondo trimestre di quest’anno, oltre 450 milioni di utenti mobili attivi hanno visitato le pagine di Yahoo, in aumento del 36% sullo scorso anno. Anche il tempo trascorso sui dispositivi mobili è in costante aumento: lo scorso anno è cresciuto del 79%: secondo Yahoo! l’utente medio passa sulle app l’86% del tempo trascorso sullo smartphone.

Yahoo! spera quindi che comprendendo meglio il comportamento degli utenti mobili potrà creare app migliori e, soprattutto, più redditizie e qui sta il valore aggiunto di Flurry, che porta in dote un’enorme quantità di dati per perseguire questo obiettivo: dal suo lancio, nel 2008, i sistemi di analytics di Flurry sono utilizzati da 170 mila sviluppatori e incorporati mediamente in 7 app per dispositivo mobile. In sostanza, Flurry è in grado di analizzare 5,5 miliardi di sessioni app al giorno, di raccogliere ed esaminare i dati provenienti da 150 miliardi di accessi al mese.

Resta ora da attendere le contromosse di Google e Facebook, che non staranno certo a guardare.

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