Accordo sul clima

Xi Jinping sfida Trump sull’ambiente: “Zero emissioni carboniche nel 2060”

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È una grande prova per il Paese che emette maggiore anidride carbonica nel mondo. Così Xi Jinping sfida Trump sull'accordo di Parigi.

Per ripartire dopo la pandemia la Cina punta anche sul green recovery. E lo fa pure per sfidare Donald Trump su uno dei suoi punti deboli, l’accordo di Parigi sul clima, dal quale il presidente Usa minaccia da tempo di uscire. Il presidente della Cina, Xi Jinping, ha detto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite che il suo Paese sarà “a impatto zero entro il 2060”

Le parole di Xi in un videomessaggio dopo l’intervento di Trump che ha accusato il governo cinese e l’Organizzazione mondiale della sanità “controllata da Pechino, per aver infettato il mondo con il coronavirus”.

L’annuncio del presidente cinese sembra quasi inevitabile, non solo nel rispetto dell’accordo di Parigi, ma anche perché l’OCSE stima che la Cina avrà il più alto tasso di mortalità al mondo per inquinamento atmosferico entro il 2060, con un costo equivalente del 2,6% del PIL.

Il traguardo si raggiungerà dopo il picco nel 2030

Dunque, secondo l’impegno di Xi, la Cina raggiungerà l’equilibrio tra emissioni e assorbimento di anidride carbonica – la cosiddetta “neutralità climatica” o “emissioni zero” – entro il 2060. Mentre le emissioni di anidride carbonica del Paese raggiungeranno il picco prima del 2030 per poi diminuire fino a zero entro i successivi 30 anni.
È una grande sfida per il Paese maggiore emettitore al mondo di anidride carbonica del mondo.