L’edizione 2025 della Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale (World Intellectual Property Day, World IP Day), è state celebrata a Roma, con l’evento italiano organizzato dalla FAPAV, in collaborazione con l’Associazione Civita, con il titolo: “Feel the Beat! Cuore, passione, coraggio: il ritmo della creatività”.
Nono solo un evento istituzionale, ma una vera e propria festa, che ha visto la musica protagonista. Non semplici panel, ma tavole attorno a cui si sono uniti insieme produttori, professionisti, imprenditori, direttori d’orchestra, compositori, doppiatori, per raccontare l’impegno, le responsabilità, la fatica e la necessaria passione dietro ad ogni brano e composizione.

Un backstage di professionalità di massimo livello, frutto di sogni, percorsi di studio, formazione costante e tanta ‘artigianalità’, marchio di qualità del nostro ‘made in Italy’ nel mondo della musica e dell’audiovisivo, come ricordato Simonetta Giordani, Segretario Generale di Civita.
Dal punto di visa più istituzionale, è stata l’occasione per esplorare come i diritti di proprietà intellettuale e le politiche di innovazione consentano a creatori, innovatori e imprenditori di portare nuove idee all’industria musicale, tutelando il lavoro di cantautori, compositori, interpreti e tutti coloro che danno forma alla musica che ci emoziona.

Quale miglior messaggio antipirateria di quello trasmesso attraverso le testimonianze di chi è riuscito a realizzare il proprio sogno professionale combinando disciplina, talento e passione con la finalità di far muovere all’unisono gli ingranaggi perfetti tra cinema e musica. L’evento è iniziato con un travolgente flash mob sulle note di “Come Together” di Gary Clark Jr e Junkie XL eseguito da Andrea Stocchino, Giuseppe Negri e Orlando Votta.

“Contrastare la pirateria digitale è sempre il nostro obiettivo primario, ma stavolta abbiamo voluto presentare un’iniziativa diversa di comunicazione, promuovendo non solo l’industry ma anche le persone che vi lavorano, soprattutto chi non si vede mai e si muove nel backstage, ma che allo stesso tempo è risorsa fondamentale per la buona riuscita di ogni contenuto”, ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, presidente della FAPAV, che ha introdotto la giornata e moderato tutti gli interventi.
Bagnoli Rossi ha invitato tutti a “sentire il beat”: “questa è una festa, il risultato della straordinaria combinazione di cinema e musica, un ingranaggio magico che crea sempre una magia, che è in grado ogni volta di accendere passioni e sogni, di piccoli e grandi. Bisogna essere consapevoli del grande privilegio che tutti noi abbiamo di poter assistere alla magia che nasce dagli ingranaggi perfetti di cinema e musica”.
“Una festa al femminile”, ha tenuto a sottolineare il Presidente FAPAV, presentando i tanti ospiti che hanno dato vita ai panel e alle esibizioni live che hanno coinvolto il pubblico in sala con brani celebri di film ormai culto da “Wiked” a “Snow White” (Biancaneve).
La musica al centro, come anticipato, ma in questo caso si parla di cantanti doppiatori, un segmento particolare delle colonne sonore, di cui Ernesto Brancucci, detto “Ermavilo”, è stato maestro e che la FAPAV ha voluto ricordare dedicandogli la giornata.
Un grande artista che ha curato la direzione musicale delle edizioni italiane di tantissimi film della Walt Disney, tra cui La Bella e la Bestia e Aladin, e film d’animazione tra cui Il Re Leone, Rapunzel, Frozen – il Regno di Ghiaccio e Oceania. Musica che assieme al cinema ci ha regalato tanti ricordi, un mondo di emozioni che ha attraversato la nostra vita e che abbraccia senza soluzione di continuità anche le generazioni più giovani.
Come diceva il leggendario Bud Spencer, pseudonimo di Carlo Pedersoli, nel film culto “Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre”: “Non so proprio immaginarmi un mondo senza musica”.

Come tutte le feste, anche in questo evento non è mancata la protagonista, la musica, con esibizioni dal vivo che hanno fatto ballare letteralmente la sala.
Emozionante è stata l’esibizione di Eleonora Segaluscio, che ha doppiato/cantato Biancaneve in “Snow White”.

Nel video messaggio all’evento italiano del WorldIPDay 2025, il Direttore Generale della Wipo, Daren Tang, ha ribadito, suonando magnificamente il pianoforte, che la proprietà intellettuale è una risorsa insostituibile per supportare, proteggere e promuovere la creatività, in ogni settore, dal cinema alla musica.

“La passione è tutto, è il fattore che fa la differenza”, ha detto nei saluti istituzionali Nicola Maccanico, Vice Presidente CIVITA, “non possiamo permetterci di perderla, perché sta alla base di ogni grande impresa, di ogni grande opera”.
Parlando della musica, Maccanico ha spiegato che “la musica è elemento centrale nel percorso di ingaggio del pubblico rispetto al mondo dell’audiovisivo, il gancio che connette le storie alle persone”.
“Noi abbiamo vissuto il momento storico di picco dell’industria audiovisiva durante il Covid. Ci siamo ritrovati circondati di piattaforme digitali, che hanno portato risorse significative in questa industria. In qualche modo si è creata una bolla enorme, che ormai si sta riducendo. Gli streamers sono troppi, gli investimenti non bastano più e nel nostro Paese si frammentano le opportunità. Bisogna cercare nuovi mercati e nuovo pubblico. Non ci dimentichiamo mai che lo spettatore rappresenta sempre un potenziale mercato – ha sottolineato Maccanico – e l’IP è uno strumento chiave per garantire qualità e innovazione nei contenuti, per creare posti di lavoro e nuove professioni”.

La centralità della proprietà intellettuale nell’industria dei contenuti audiovisivi e anche musicali è stata ricordata anche da Emilie Anthonis, President & Managing Director della MPA – Motion Picture Association EMEA: “gioca un ruolo chiave nel supporto dell’industria culturale e della creatività, perché dà la possibilità di portare sempre nuove storie sullo schermo e creare sempre nuove opere. Parlare della proprietà intellettuale e dei suoi diritti significa di fatto parlare di creatività e cultura, innovazione e talenti, è il beat che ispira ogni creazione”.
Anthonis, ha quindi sottolineato l’importanza del rapporto tra musica e cinema come fattore trainante di una creatività che va protetta e valorizzata, soprattutto oggi alla luce delle nuove rivoluzioni tecnologiche, e il ruolo fondamentale svolto dai compositori italiani nella storia del cinema nazionale ed internazionale.
“Musica e cinema sono il connubio magico che genera incanto per il pubblico di ogni età, ma la tutela dei contenti rimane pilastro centrale per il mantenimento di questo rapporto così significativo per l’esperienza dello spettatore”, ha affermato Anthonis.
Una festa, non solo un evento di settore, in cui anche la Presidente MPA EMEA ha invitato il pubblico a giocare, ad indovinare i film a partire dalle colonne sonore più celebri della storia degli ultimi 40 anni di grande cinema. Una carrellata di ricordi e quindi di emozioni che la musica e i film ci hanno regalato nei decenni, che ha inevitabilmente coinvolto tutti noi in sala.

Ad aprire il primo panel di interventi è stata Beatrice Flammini, Senior Vice President, Government & Regulatory Affairs NBCUniversal: “La musica al cinema e gli stessi musical hanno rappresentato un altro modo per raccontare storie e regalare emozioni, aggiungendo un valore all’esperienza del pubblico. La Universal ama considerare i musical come esperienza per tutti, anche per un pubblico adulto. A novembre usciremo con il secondo capitolo di Wiked, un’opera su cui stiamo investendo da 20 anni, lavorando ad un prodotto che potesse avere un pubblico ben più ampio di quello anglofono”.
Guido De Angelis, celebre compositore di tante colonne sonore del cinema italiano e non, membro e co-fondatore con il fratello del popolarissimo duo degli Oliver Onions, ha raccontato tanti aneddoti della sua lunghissima carriera, dai film con Bud Spencer e Terence Hill a Nino Manfredi, star del nostro cinema che spesso hanno partecipato in prima persona al successo di colonne sonore e film ‘made in Italy’.
“Un successo che è legato anche alla qualità dei professionisti, alla spontaneità di alcune persone, alla passion che hanno messo nel loro lavoro. Oggi con l’AI tutto è più facile, tutto è a portata di mano, ma spesso a venir meno è proprio il sentimento creatore e la capacità di condividere certe emozioni”, ha sottolineato De Angelis.
Poi è stato il turno di Franco Bixio, CEO Gruppo Editoriale Bixio, altro grande compositore di colonne sonore (ha lavorato tra gli altri per i film di Claude Chabrol, Lucio Fulci, Steno e Enzo Castellari), che ha ricordato di quando Dario Argento, in cerca di un compositore di musiche per il suo nuovo film, ha conosciuto i Goblin: “Cercava i Deep Purple, trovò i Goblin, una band sconosciuta, un nuovo gruppo appena nato, che lavorò a lungo con Dario e lasciò un’impronta indelebile nella storia della musica e del cinema mondiale”.
Sempre in tema di colonne sonore, è intervenuto Pasquale Catalano, uno dei pesi messimi contemporanei del ‘made in Italy’ in questo settore, che ha composto musiche per i film di Paolo Sorrentino, Ferzan Özpetek e Stefano Sollima, solo per citarne alcuni.
Catalano ha anche ricordato quando dieci anni fa, proprio grazie a FAPAV, produttori e musicisti si sono messi attorno ad un tavolo, anche assieme all’indimenticabile Maestro Ennio Morricone, per far nascere una comunità di professionisti, la Associazione Compositori Musica per Film (ACMF).
“Una giornata necessaria, che fin dall’inizio ha permesso a produttori e musicisti di conoscersi, di creare una comunità, di riunirsi e di lavorare assieme. Morricone ne divenne Presidente. Oggi siamo 156 professionisti”, ha raccontato Catalano.
Raccontando la storia della colonna sonora di “La versione di Barney”, film del 2010 diretto da Richard J. Lewis, Catalano ha poi spiegato come nasce un’esperienza lavorativa negli Stati Uniti, una dimensione produttiva diversissima da quella italiana, che si realizza attraverso numerose figure professionali, tanti intermediari e lavoro anche a distanza.
“Il mio percorso professionale mi ha portato a difendere il diritto d’autore e quindi il cinema e la musica. Sono un appassionato di diritto. Un principio da difendere, soprattutto da tutti coloro che ci vogliono dare un futuro di contenuti sintetici. C’è qualcuno che vuole sostituire le emozioni e i sentimenti che solo l’arte può generare con prompt e algoritmi. Noi, appassionati del diritto, non consentiremo mai che questo accada. Non gli permetteremo mai di sostituire l’anima di una creazione con una stringa di dati”, ha affermato Paolo Marzano, Componente del Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore del ministero della Cultura e docente della LUISS.

In un altro intermezzo musicale è arriva l’esibizione di Sissi, che ha doppiato/cantato Ellian in “Spellbound”.
A proposito della figura di Brancucci e della Scuola Ermavilo, il secondo panel ha visto la partecipazione delle figlie, oggi docenti e alla guida dell’impresa di famiglia. “La dedica dell’evento a nostro padre ci ha emozionato, testimonia l’affetto e il rispetto per il suo lavoro e la persona. Per noi non è mai solo lavoro, ma molto di più, è portare avanti il sogno di nostro padre, che poi è diventato il nostro. Siamo una famiglia. La proprietà intellettuale va difesa ad ogni costo, perché significa difendere la creatività e l’arte. La creatività va difesa, perché è l’anima del nostro lavoro. In particolare nel doppiaggio cantato c’è la necessità di mantenere il messaggio originale anche nella nostra lingua, rispettando quella di partenza, una grande impegno e una grande responsabilità”, ha spiegato Lorena Brancucci, Vice CEO e Liricista CHORUS LINE SRL, Vice CEO e docente di Adattamento in lipsynch SCUOLA ERMAVILO.
“Siamo innamorati del nostro lavoro, siamo una squadra di professionisti che nel tempo è diventata una famiglia. I nostri allievi rappresentano il futuro e noi dobbiamo essere capaci sempre di trasferire emozioni verso gli altri.
La musica è il veicolo principale per trasferire le emozioni e la poesia di un linguaggio che va salvaguardato”, ha aggiunto Virginia Brancucci, CEO CHORUS LINE SRL, Direttrice Musicale di doppiaggio cantato, CEO e docente SCUOLA ERMAVILO.

Per l’occasione è stato consegnato a Lorena e Virginia Brancucci della Scuola Ermavilo il Premio FAPAV per il significativo impegno profuso sul piano professionale, sociale e culturale a tutela e a sostegno del Diritto d’Autore, della Proprietà Intellettuale e della creatività.

Emozionante l’esibizione di Laura Panzeri e Claudia Paganelli, doppiatrici cantanti nella versione italiana di Elphaba e Glinda in Wicked che hanno cantato Defying Gravity – La gravità dovrà inchinarsi a me.
Ed è proprio sulle note di questa meravigliosa canzone che parla dell’importanza di seguire i propri sogni che Bagnoli Rossi ha annunciato la realizzazione dello spin-off di “We Are Stories 2”, già campagna istituzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, che sarà il primo videoclip antipirateria.

Alessandro Calzato, Legal & Business Affairs Director di Universal Music Italia, ha detto: “Si guardano giustamente i diritti principali, ma bisogna ricordare che ci sono tanti lavoratori che rendono possibile il mondo dell’entertainment, del cinema e della musica.
Le emozioni che si creano vanno tutelate e dobbiamo aiutarci tutti a difendere questi diritti.
Le colonne sonore sono prodotti che non passano mai di moda, si possono sempre rivitalizzare e rilanciare di generazione in generazione.
Siamo la società discografica che più gode della grande sinergia che esiste tra musica e cinema. Oltre il 90% delle maestranze di un film non vedranno mai il red carpet, ma sono loro il cuore di ogni produzione, anche dal punto di vista musicale”.
È poi intervenuto il compositore e direttore d’orchestra Dario Vero, noto per aver partecipato al “Concerto con i Poveri” al Vaticano, dove ha diretto il celebre compositore Hans Zimmer e la violoncellista Tina Guo: “L’artigianato è una professione, un modello di business in Italia, ma anche una scuola vera e propria, dove impari a fare tutto da solo, mentre negli Stati Uniti ci sono intermediari per ogni compartimento.
Il mio lavoro è stato prendere in mano tutta l’opera di Zimmer e avere il privilegio di aver a che fare con il Maestro.
Il mondo dell’industry in Italia non c’è per quel che riguarda il cinema. Lavorare a questi livelli consente di vivere esperienze diverse: dall’artigianato all’industria, fino ad arrivare al red carpet.
Sto finendo un film tra Stati Uniti e Italia, dele serie animate, un lavoro mai semplice, le chiamate arrivano di notte spesso e devi saper decidere molto rapidamente. Musicare blockbuster comporta prendersi delle responsabilità”.
Dario Vero è conosciuto anche per aver diretto l’orchestra che ha suonato la colonna sonora di “Mission Impossible – Dead Reckoning”, settimo film della saga che vede sempre protagonista Tom Cruise nei panni dell’agente dell’IMF Ethan Hunt.
“La cultura è la nostra forza e il nostro antidoto in un mondo sempre più difficile da capire. Dietro a tutte le filiere industriali della musica e del cinema ci sono maestranze, professionisti, persone, che lavorano e vanno remunerati. La cultura è magia che genera esternalità positive – ha sottolineato Simonetta Giordani, Segretario Generale di CIVITA, a cui sono state affidate le conclusioni della giornata – che fa prevalere coesione e valorizza ciò che unisce. Qualcosa in cui noi italiani siamo bravi. Come associazione stiamo studiando l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sulle industri culturali e creative. Bisogna aprirci al cambiamento ma non dobbiamo dimenticare che nel nostro lavoro siamo bravi e maneggiamo creatività e passione, qualcosa che non è riproducibile dalle macchine”.
L’evento della FAPAV si è concluso infine con tutte lee artiste che hanno cantato insieme alla giovanissima Benedetta Boschi “A Million Dreams”, tratta da The Greatest Showman. Il migliore auspicio per una festa della musica e del cinema.
