L'operazione

Wind-3 Italia, sbarco in Borsa dopo le nozze?

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Secondo indiscrezioni, Wind e 3 Italia starebbero valutando la possibilità di quotare la nuova entità dopo la fusione delle due società

La nuova entità che starebbe per nascere dalla fusione di Wind e 3 Italia potrebbe sbarcare in borsa. L’indiscrezione arriva oggi da Bloomberg, secondo cui Hutchison Whampoa e Vimpelcom, che detengono i due operatori mobili, sarebbero intenzionati a procedere all’Ipo non appena chiusa la fusione. La nuova entità diventerebbe il primo operatore mobile italiano, con 30 milioni di clienti, con un Ebitda combinato che nel 2014 si è attestato a 2 miliardi di euro.

Le trattative per raggiungere il merger fra Wind e 3 Italia vanno avanti da tempo e sono state confermate da entrambi gli interlocutori, anche se non vi è alcuna certezza che l’operazione si chiuda. C’è da dire che secondo Bloomberg l’operazione potrebbe chiudersi entro metà agosto per diventare operativa dopo circa un anno, previo via libera delle autorità di regolazione.

Secondo gli analisti la fusione e il consolidamento sul mercato italiano del mobile avrebbero senso. Anche un’eventuale Ipo della nuova entità, secondo Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore di business strategy all’Università Bocconi, avrebbe senso nel medio periodo, anche se sull’intera operazione pende ancora il maggior ostacolo al deal, vale a dire il debito che grava su Wind, pari a circa 10 miliardi di euro che potrebbe impattare anche sulla valutazione della nuova azienda dopo il merger.