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WeChat, ‘oltre 50 brand italiani in contatto con la sua comunità’

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ChinaEu ha organizzato a Bruxelles il primo evento europeo su WeChat, l'app di messaggistica con 800 milioni di utenti mensili. A soli due anni dalla sua prima collaborazione con WeChat, Andrea Ghizzoni ha portato oltre 50 brand italiani in contatto con la sua comunità.

ChinaEU, l’Associazione per la cooperazione digitale tra la Cina e l’Europa, ha organizzato un evento esclusivo invitando a Bruxelles il nuovo Direttore di Tencent Europe, Andrea Ghizzoni, per una presentazione agli addetti ai lavori sulle potenzialità di WeChat, gioiello del gigante tecnologico cinese Tencent, come canale per avvicinare brands e aziende europee ai consumatori cinesi.

WeChat

Presenti all’evento oltre 40 rappresentanti dell’industria del lusso, della moda, del retail, del turismo e dell’ospitalità da tutta Europa, tra cui Jil Sander, LVMH, Ferrero, FederlegnoArredo, Marriott Hotel, Radisson Blu Balmoral Hotel, Leonardo Hotel, Europea Residences, EuroCommerce, la World Federation of Adversiters, Les Auberges de Jeunesse, e rappresentanti di governi europei interessati a promuovere la presenza di turisti cinesi

Sede dell’incontro, il nuovo Tangla Luxury Hotel, primo hotel a cinque stelle in Europa del famoso gruppo cinese HNA, azionista di Hainan airlines, NH Hotels, Hilton e del gruppo Carlson Rezidor Hotel.

Claudia Vernotti, Direttrice dell’Associazione, ha aperto i lavori ricordando un dato annunciato dal Presidente cinese Xi Jinping durante il suo discorso a Davos: saranno 700 milioni le visite dei cinesi all’estero da qui ai prossimi cinque anni. Tenendo conto che i turisti cinesi si classificano tra i più attivi spenditori mondiali, in particolare nella categoria del lusso – circa il 40% delle vendite globali di prodotti di lusso sono fatte da cinesi – questo dato rappresenta un’opportunità imperdibile per l’Europa, che rimane una tra le destinazioni preferite dal popolo cinese.

Andrea Ghizzoni ha spiegato come con WeChat sia possibile indirizzare il flusso dei turisti cinesi in una regione anziché in un’altra e influenzare la loro esperienza di acquisto. Infatti oggi è possibile prevedere quando un potenziale turista intende effettuare un viaggio e comunicare in maniera personale offrendo ad esempio dei coupon per visitare un museo o soggiornare in un hotel, degli sconti per acquistare prodotti, e molto altro.

Brands europei possono anche utilizzare la piattaforma – che in soli sei anni dal lancio è diventata la più popolare piattaforma di messaggistica online nonché un canale preferenziale per pagamenti online e per il commercio elettronico in Cina – per condurre campagne pubblicitarie mirate, chiamate “super targeting”.

Diversi Paesi nel Sud Est Asiatico nonché l’Australia hanno già attivato questo canale. È quindi giunta l’ora dell’Europa di fare altrettanto. Il 2018 sarà l’anno del turismo tra la Cina e l’UE, con diverse attività in programma dirette dalla Commissione europea e il governo cinese. Eric Phillippart dalla DG GROW, designato Consigliere Speciale per la coordinazione di questa agenda, presente all’evento ChinaEU, ha spiegato che le attività preparatorie avranno inizio quest’anno con una prima missione presso la Shanghai World Travel Fair a maggio.

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Oltre 50 brand italiani in contatto con la comunità di WeChat

A soli due anni dalla sua prima collaborazione con WeChat, Andrea Ghizzoni ha portato oltre 50 brand italiani in contatto con la comunità di WeChat, che oggi vanta oltre 800 milioni di utenti mensili, tanti quanto il numero di utilizzatori di smartphones in Cina – Damiani, Ferragamo, FederlegnoArredo, Zalando Italia tra i nomi più celebri – e, sulla base del successo riscontrato in Italia, è ora stato promosso Direttore per l’intera regione europea.

In un’epoca in cui governi e opinione pubblica sono posizionati contro il libero commercio, visto come origine di disoccupazione e concorrenza sleale, WeChat dimostra come, a ben guardare, esistono grandi opportunità per chi vuole coglierle, che si possono tradurre in milioni di euro di ricavi.

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