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Web tax e le sfide digitali nel libro di Francesco Boccia (Videoreportage)

La politica e le istituzioni nazionali e comunitarie hanno il dovere di intervenire e regolare gli effetti della rivoluzione digitale sull’economia e sulla società. Il confronto partirà da fisco e web tax (l’Italia è stata l’apripista in Europa e oggi il tema è entrato con forza nell’agenda UE), fino ad arrivare a numerosi aspetti della nostra vita quotidiana sempre più ‘digitalizzata’: privacy, lavoro, sicurezza, pubblicità, informazione, fake news, trasporti, turismo e commercio.
Questi sono i temi del libro The Challenge of the Digital Economy – Markets, taxation and appropriate economic models, scritto da Francesco Boccia (PD), presidente della Commissione Bilancio alla Camera dei deputati, e da Robert Leonardi, docente all’università Luiss. Il volume è stato presentato oggi presso l’Auletta dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati. Boccia è fautore della web tax dal 2013. (leggi la sua intervista a key4biz).

Ai microfoni di Key4biz Francesco Boccia ha dichiarato: “Un libro in inglese per parlare al mondo dell’esperienza italiana, a partire dalla proposta di web tax. Lo abbiamo consegnato al presidente del Parlamento europeo perché adesso tocca alla politica nazionale e dell’Ue avere il coraggio di regolare l’economia digitale. Ora finalmente non sta più in piedi la bufala seconda la quale la libertà della Rete consente agli OTT di fare quello che vogliono, perché non c’è la libertà di non pagare le tasse e di fare una concorrenza sleale”. 

Il saluto di benvenuto è stato dato da Laura Boldrini, la presidente della Camera: “I giganti del web devono pagare le tasse, senza web tax allo Stato italiano mancano 5-6 miliardi”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo: “Dobbiamo governare la digitalizzazione a cominciare dal far pagare le tasse ai giganti del web che non possono operare nei Paesi europei e poi trasferire gli utili in altre parti del mondo”. 

“Penso si debba andare già oltre la web tax, se guardo alle nuove sfide dell’economia digitale, infatti adesso vorrei convincere i colleghi parlamentari a discutere della portabilità dei dati, della sicurezza di cloud pubblici e di nuove regole per il commercio elettronico”, ha concluso Boccia.

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