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Vorticidigitali. Il marketing digitale per il largo consumo

L’attenzione che molte startup italiane del mondo del food stanno ricevendo rispecchia la crescita di valore che, negli Stati Uniti e in Europa, stanno ottenendo i mercati del largo consumo sia nelle loro componenti di attività retail che di produzione e distribuzione.
In Germania la spesa online ha raggiunto i 2 miliardi di euro di volume d’affari (fonte Syndy, 2015) ed appare poca cosa al cospetto dei 3,6 miliardi di euro della Francia dove il modello del buy online – collect offline è da anni parte dei servizi offerti dalle catene del calibro di Auchan e Carrefour.

In Olanda tale attività ha superato il mezzo miliardo di euro grazie ad una esplosione di pick-up point fisici: Jumbo, uno dei principali player locali, ha superato ad agosto il suo centesimo centro di consegna esterno ai supermercati di proprietà. Realtà come Supermercato24 in Italia e Shopwings in Germania definiscono infine la propria specificità andando ad offrire un servizio di consegne personalizzato al cliente finale.
E’ evidente quindi come la partita del futuro, anche in Italia, si giocherà  fra gli attori tradizionali della grande distribuzione e gli operatori nativi digitali come Amazon che a Milano offre la consegna di prodotti alimentari entro due ore dall’ordine online o come Ocado a cui la catena britannica Morrisons ha affidato in outsourcing la gestione del canale digitale.

In tutto questo, i produttori non stanno a guardare:

Unilever ha collaborato con Tesco per invitare gli acquirenti a scaricare la app del gelato Magnum a seguito degli iBeacons presenti nei negozi;

– la stessa Unilever ha lanciato le vendite online della sua mostarda Maille;
Procter & Gamble ha dovuto introdurre la vendita online su abbonamento di Gillette dopo che Dollar Shave Club, l’eCommerce che aveva inventato questo modello nel 2012, ha superato l’8% di quota di mercato in un segmento che la stessa P&G riconosce di continuare a crescere a ritmi vertiginosi;
Mondelez, la multinazionale che possiede brand come Oreo e Cadbury, sta testando negli Stati Uniti la vendita diretta su Facebook.
E’ pertanto sempre più necessario guardare alla vendita online di prodotti del largo consumo con tutte le attenzioni che vengono dedicate dagli altri settori al commercio elettronico, attenzioni tese ad aumentare la discoverability, la conversione, la promozione e la comunicazione sui social media, l’ottimizzazione del traffico attraverso le iniziative offerte dal marketing digitale.

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