Key4biz

Vorticidigitali. Cos’è lo shoppable content, la nuova forma di marketing digitale per l’eCommerce

La scorsa settimana il Legislatore ha normato la modalità con la quale influencer ed editori online debbono indicare chiaramente i contenuti che rappresentano una forma di comunicazione pubblicitaria: anche se in realtà il codice di autodisciplina già determinava di farlo con tag “adv” o simili, tale provvedimento alza ulteriormente l’asticella per fornire indicazioni chiare a vantaggio dei lettori, dei consumatori e del mercato.

Questo cambiamento, coniugato al bisogno di produrre, da parte di influencer ed editori, contenuti sempre più adeguati a minimizzare il tasso di rimbalzo derivante dal traffico mobile e social e sempre più efficaci in termini di distribuzione sui social media così da essere «shareable» e quindi produrre accessi qualificati ai partner commerciali, rende ancor più interessante l’ascesa del cosiddetto “shoppable content“.

Di cosa si tratta?

Un contenuto “shoppable” può essere:

È evidente che la maturità del commercio elettronico, anche nei settori legati alla moda e al lusso, sta favorendo lo sviluppo di questo format così come l’ascesa di forme narrative che su Internet lo valorizzano come il branded content e il native advertising.

Se nuovi tool favoriscono la realizzazione tecnica di “shoppable content” (es. Thinglink), le stesse piattaforme social oggi stanno mettendo a disposizione nuovi strumenti per veicolarlo al meglio:

Di fronte ad una navigazione sempre più social e mobile, è pertanto evidente che scelte di contenuto “shoppable” possono pertanto essere nuove frecce nella faretra di chi ha interesse, per ragioni di target, a stimolare in tale modo un acquisto immediato o a usare la leva emozionale per fare scoprire un nuovo bene.

Exit mobile version