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Vortici digitali. Il valore dei pulsanti di condivisione social per il business e la reputation

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#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.

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La settimana scorsa, dopo altri editori, anche Repubblica.it ha lanciato il proprio servizio di news consegnate via Whatsapp inducendoci in tal modo ad apprezzare il valore del messenger come funzionalità di sharing.

Accanto ai più tradizionali pulsanti di Facebook (nelle sue diverse fogge), di Twitter e di LinkedIn, stanno infatti prendendo piede gli script da integrarsi sui siti di Pinterest e di Whatsapp.

Pinterest, che secondo le ultime rilevazioni di Audiweb, raggiunge il 9% degli utenti Internet italiani, si presta infatti a consentire la condivisione di immagini (ma anche infografiche, meme ed ulteriori file visuali) sulle proprie bacheche e a dare loro non solo più ampia visibilità, ma anche più persistente presenza nel tempo sul Web. Tenendo però presente il fortissimo utilizzo del social network dalla sua app mobile, tale azione invita però i siti che se ne servono ad adeguare precedentemente la propria navigazione per smartphone e tablet.

Whatsapp solleva invece riflessioni diverse. La sua penetrazione nel nostro mercato – il 59% degli utenti italiani se ne serve a sottolineare il carattere di accelerazione che il digitale sa vivere – lo rende particolarmente significativo sotto il profilo della importanza di introdurlo come funzionalità di condivisione, ma soprattutto perché tale condivisione non avverrebbe pubblicamente, ma come messaggio one-to-one a singoli contatti nella rubrica.

Questo aspetto lo rende interessante non tanto per le notizie – che più propriamente vengono condivise in ambiti pubblici – ma per elementi quali prodotti presenti su siti eCommerce, servizi professionali ed ulteriori offerte che non pubblicheremmo sui nostri profili social aperti a tutti, ma riterremmo invece opportuno segnalare a specifici nostri contatti e amici.

I pulsanti di condivisione sui social media dunque, fondamentali per ragioni di marketing, ma anche per ragioni di comunicazione al fine di preservare la reputazione di un brand, possono essere anche leve di business tanto più se one-to-one come Whatsapp consente.

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