Convergenza TV-TLC

Vivendi-Orange: Vivendi smentisce l’affare: ‘Si discute solo di Canal+’

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Sulla intricata partita francese, il gruppo di Bolloré nega l’ambiziosa ipotesi di partecipazioni incrociate mentre prende piede l’acquisizione da parte di Orange della pay tv controllata da Vivendi

Il risiko della convergenza tv&tlc continua la sua intricata evoluzione. Mossa dopo mossa. Si infiamma Oltralpe. Con inevitabili ripercussioni sul dossier Mediaset Premium, al centro di una battaglia fra Vivendi (Bolloré) e i Berlusconi.

Dopo le voci di un interesse del gruppo tlc francese Orange per la pay tv Canal+ controllata da Vivendi, riportate dal quotidiano economico Les Echos (guarda caso, subito dopo le dichiarazioni dell’AD di Orange, Stephane Richard, il titolo di Vivendi ha segnato un +6,1% alla Borsa di Parigi), Vivendi ha ufficialmente negato, lo scorso sabato, di star discutendo di un affare di proprietà incrociata con Orange, sottolineando che ogni interlocuzione tra i due gruppi si è concentrata su Canal+.

Insomma Vivendi, attraverso un suo portavoce, ha smentito l’ipotesi che si stia delineando un sistema di partecipazioni incrociate tra Orange e Vivendi.

Se i colloqui sono in corso, sono tra Orange e Canal Plus“, ha detto Vivendi. E altri accordi tra Orange, Vivendi e Telecom Italia (di cui Vivendi detiene una quota del 24 per cento) “non erano all’ordine del giorno”.

Una portavoce di Orange ha invece rifiutato di commentare.

Intanto un’alleanza con Canal+ permetterebbe a Orange di competere meglio contro l’operatore Sfr, dell’imprenditore Patrick Drahi, che sta portando avanti un’offensiva sui contenuti (sport, cinema e fiction).

Lo scorso giovedì Richard aveva finalmente detto chiaro e tondo per la prima volta: “Se Canal+ fosse in vendita, Orange sarebbe interessata”, mentre in precedenza è andato ripetendo che il suo gruppo mai e poi mai si sarebbe lanciato nella produzione di contenuti. Del resto, Richard e Bolloré, s’incontrano da mesi. Qualcuno parla già di un negoziato in corso.

Secondo fonti vicine a Richard, citate da Le Monde, “l’ad di Orange vorrebbe prendere una partecipazione minoritaria o anche maggioritaria in Vivendi” che controlla la pay tv, “ma non desidera che Vivendi entri nel capitale di Orange”.

Ieri, invece, Le Figaro, scriveva appunto del più ambizioso progetto per Orange e Vivendi, con un sistema di partecipazioni incrociate, sebbene il giorno prima fosse stato smentito da Vivendi che sostiene di non essere parte di potenziali colloqui tra Orange e Canal+.

Il risiko continua…