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Vivendi, giro di poltrone in Canal+. Incontro con Telecom Italia l’8 luglio

Settimana decisiva per Vivendi. La media company francese, da poco entrata nel capitale di Telecom Italia con una quota di controllo del 14,9%, verrà nel nostro Paese per incontrare mercoledì i vertici dell’operatore tlc.

Sicuramente la visita in Italia prevedrà, ma non è stato al momento confermato, anche un appuntamento con il premier Matteo Renzi e il Ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi per parlare probabilmente del Piano Nazionale per la banda ultralarga.

E mentre si attende questo cruciale appuntamento per saperne di più sulla strategia dei francesi per il nostro Paese, oltralpe il presidente Vincent Bolloré comincia a muoversi rapidamente per il riassetto dei vertici della holding.

Dopo aver finalizzato la scorsa settimana l’acquisizione di Dailymotion, assicurandosi nuovi contenuti da distribuire, Bolloré ha deciso di rinnovare i vertici di Canal+, la pay tv leader in Francia.

Canal+ è in subbuglio. Venerdì Vivendi ha annunciato che il Consiglio di sorveglianza ha rimosso dal suo incarico l’attuale direttore generale Rodolphe Belmer che sarà sostituito da Maxime Saada.

Pare che dietro questa decisione ci siano le divergenze tra Belmer e Bolloré e il calo degli ascolti di alcuni programmi di punta di Canal+. Nel mirino il programma satirico ‘Les Guignols’.

Va via anche Ceo della pay tv, Bertrand Méheut, che dovrebbe essere sostituito da Dominique Delport, al momento Ceo di Havas Media, controllata da Havas il cui principale azionista è proprio Bolloré.

Il gruppo ha sofferto dell’arrivo in Francia, nel settembre 2014, delle offerte online di cinema e serie tv dell’americana Netflix e per i contenuti sportivi della forte concorrenza di BeIN Sports, controllata da Al Jazeera.

Secondo un analista di settore, che ha chiesto di mantenere l’anonimato, “Questo è un forte segnale lanciato ai vertici della pay tv. Si tratta del primo passo di Bolloré verso la presa di controllo di Canal+ per una riorganizzazione”.

La priorità di Bolloré è sicuramente la sinergia tra Universal e Canal+, il tutto chiaramente nell’ottica della nota vocazione industriale del finanziare bretone.

Un’operazione quella di Canal+ che non è passata inosservata perché appare ormai chiaro che Bolloré ha in mente un chiaro progetto e preferisce circondarsi di uomini a lui più vicini per realizzarlo.

Nel mirino resta sempre Premium, la pay tv di Mediaset, con la quale Vivendi ha già avviato trattative al momento arenate in attesa di definire il piano di lavoro per Telecom Italia.

E a giorni dovrà nel frattempo essere dettagliato l’accordo tra il Biscione e la telco per la distribuzione di contenuti sulla fibra ottica.

Si attende intanto mercoledì in Italia il primo confronto tra i vertici di Vivendi e quelli di Telecom Italia, il presidente Giuseppe Recchi e l’amministratore delegato Marco Patuano. A questo primo incontro parteciperà per il gruppo francese il Ceo Arnaud de Puyfontaine mentre non è previsto, almeno per adesso, il presidente Vincent Bolloré.

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