Finestra sul mondo

Visita del Papa in Perù, Crisi Catalogna, Negoziati Brexit in stallo, Ritorno della frangia identitaria del Front National in Francia

di Agenzia Nova |

Poteri, economia, finanza e geopolitica nelle ultime 24 ore

Finestra sul mondo è una rubrica quotidiana con le notizie internazionali di Agenzia Nova pubblicate in collaborazione con Key4biz. Poteri, economia, finanza, lette in chiave di interdipendenza con un occhio alla geopolitica. Per consultare i numeri precedenti, clicca qui.

Peru’, conferenza episcopale diffonde alcuni dettagli della visita del Papa

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – A cento giorni dall’arrivo di Papa Francesco in Peru’ si va delineando il programma del viaggio che si terra’ dal 18 al 21 gennaio 2018, quando visitera’ Lima, Puerto Maldonado e Trujillo. La conferenza episcopale peruviana ha diffuso i dettagli di alcune tappe. Una volta atterrato, Francesco percorrera’ le vie della citta’ a bordo della papamobile diretto alla spianata de Huanchaco dove officera’ la messa alla quale si stima partecipera’ circa un milione di persone. Un percorso di circa dieci minuti che sara’ preparato in modo tale da consentire a peruviani e pellegrini di veder sfilare il Papa. Qui Francesco avra’ un incontro speciale con le popolazioni indigene nella spianata vicina al Colosseo della citta’. Quindi visitera’ l’istituto Jorge Basadre e El principito che accoglie bimbi e adolescenti bisognosi. Il pontefice sbarchera’ in Peru’, a Lima, dopo aver visitato le citta’ cilene di Santiago, Temuco e Iquique, dal 15 al 18 gennaio. Prima di lasciare il Peru’, papa Bergoglio celebrera’ una messa nella base aerea militare di Las Palmas, a Lima. Lo scalo, hanno spiegato le autorita’ peruviane, e’ stato scelto per garantire le necessarie misure di sicurezza a fronte dell’alta partecipazione di pubblico attesa per l’evento. Secondo quanto riferito dal ministro del lavoro Alfonso Grados, a capo della commissione che organizza la visita, la base e’ ad oggi attrezzata per ospitare 830mila persone, ma non e’ escluso che si possa ampliare la capienza fino al milione.

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“Bloomberg”, l’Italia sa come risolvere i problemi della Catalogna

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha dimostrato mercoledi’ di essere un miglior giocatore di poker rispetto al suo avversario, il presidente della Generalitat catalana Carles Puidgemont, e di disporre di una mano migliore. Sfortunatamente per lui, scrive Leonid Bershidsky in un editoriale su “Bloomberg”, la crisi separatista catalana potra’ essere risolta soltanto con un gioco differente, e “ad un certo punto, la Spagna dovra’ offrire ai catalani una soluzione che possano accettare”. Secondo l’opinionista, l’esempio di una soluzione accettabile esiste gia’ ed e’ poco distante: si tratta del Sud Tirolo, la provincia italiana autonoma di Bolzano-Alto Adige. Dopo l’acquisizione della provincia dall’Austria con il Trattato di St. Germain, nel 1919, l’autonomia sudtirolese si e’ evoluta in un accordo elaborato con una chiara separazione dei poteri parlamentari, che attribuisce alle leggi provinciali la precedenza su quelle italiane in materia di agricoltura, turismo, salute pubblica, welfare, ambiente e una serie di altre aree. Le agenzie provinciali e i fornitori di servizi pubblici, fatta eccezione per la Polizia e le forze armate, devono riflettere nei loro ranghi la composizione etnica provinciale. Le corti tengono sedute in lingua italiana e tedesca, e i sudtirolesi mantengono nella provincia il 90 per cento delle tasse locali, inclusa quella sul reddito, e il 70 per cento dell’Iva. Per di piu’ sottolinea l’opinionista, il governo italiano ha sussidiato a lungo la provincia. Sia i catalani che il governo spagnolo, conclude Bershidsky, farebbero bene a studiare attentamente il modello sudtirolese, prima di optare per soluzioni piu’ traumatiche e potenzialmente irreversibili.

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Usa, sanita’: Trump ricorre ai poteri esecutivi per superare l’Obamacare

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – Il presidente statunitense Donald Trump ha emesso ieri un nuovo decreto che apporta drastici cambiamenti all’Affordable Care Act (“Obamacare”) varato dalla precedente amministrazione. Esasperato dall’incapacita’ del Partito repubblicano di varare una riforma alternativa, pur avendolo promesso all’elettorato per quasi otto anni, Trump ha firmato una stringata direttiva alle agenzie federali – circa 1.100 parole in tutto – che pure potrebbe apportare drastici mutamenti all’impianto dell’Obamacare, ormai scivolato in una crisi irreversibile a causa della progressiva uscita dal mercato degli assicuratori convenzionati e dal vertiginoso aumento delle polizze assicurative obbligatorie. Il decreto del presidente apre alla vendita ai cittadini di polizze meno costose, con una lista ridimensionata di trattamenti e benefit prescritti per legge. E’ la prima volta, sottolinea il “New York Times”, che il presidente delinea un riassetto del sistema sanitario tramite i suoi poteri esecutivi, anziche’ affidarsi al foro teoricamente competente, quello congressuale. La mossa del presidente ha innescato immediati atti d’accusa da parte della stampa ostile a Trump, ed ha ulteriormente polarizzato gli orientamenti del Congresso sulla questione: il presidente repubblicano del Senato, Mitch McConnel, ha dichiarato che il presidente intende offrire ai cittadini “opzioni di assicurazione sanitaria piu’ accessibili”. Il leader della minoranza democratica Chuck Shumer, il cui schieramento era riuscito sino ad oggi a impedire l’approvazione di una riforma alternativa, ha accusato Trump di “usare una palla da demolizione per demolire il nostro sistema sanitario”.

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Crisi catalana, pressioni su Puigdemont per rendere effettiva la dichiarazione di indipendenza

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – La richiesta inviata martedi’ dal primo ministro spagnolo Mariano Rajoy a Carles Puigdemont, presidente della Generalitat, di chiarire una volta per tutte se e’ stata dichiarata l’indipendenza della Catalogna (Dui), ha gettato scompiglio nel disomogeneo fronte indipendentista catalano. Ieri l’Assemblea nazionale catalana (Anc), dopo una riunione straordinaria della segreteria nazionale, ha deciso di chiedere la sospensione della Dui a causa del rifiuto dello Stato spagnolo di qualsiasi proposta di dialogo. L’Anc ha inoltre esortato il governo ad applicare la legge di competenza transitoria. Il partito della Sinistra repubblicana di Catalogna (Erc) e la Candidatura di unita’ popolare (Cup) sostengono che l’indipendenza sia gia’ stata dichiarata ed esortano Puigdemont a dare una risposta affermativa a Rajoy. Piu’ cauto invece il Partito Democratico europeo catalana (Pdecat) che continua a puntare sul dialogo come unica via. Questo il resoconto pubblicato oggi dal quotidiano spagnolo edito a Barcellona “La Vanguardia”.

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Regno Unito, capo negoziatore Ue, negoziati in stallo su “Brexit bill”

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – I negoziati sulla Brexit sono in una situazione di stallo “molto fastidiosa” ma e’ ancora possibile fare progressi decisivi prima di Natale. Lo ha detto il capo negoziatore dell’Ue Michel Barnier parlando in una conferenza stampa congiunta con il segretario della Brexit David Davis. Barnier ha dichiarato alla stampa di non poter dire ai leader europei di avere fatto progressi tali da consentire l’avvio dei negoziati sulle future relazioni commerciali. Il maggiore ostacolo continua ad essere il rifiuto del Regno Unito ddi accettare l’analisi dell’Ue sulle ripercussioni dell’uscita dall’Unione nel marzo 2019. Al termine del quinto round dei negoziati Barnier ha dichiarato di non essere disposto a fare “concessioni”, pur riconoscendo il contributo dato ai negoziati dal discorso di Theresa May a Firenze, durante il quale il primo ministro ha annunciato che il Regno Unito avrebbe pagato circa 20 miliardi di euro per assicurare che nessuno stato membro subisca perdite nei due anni dopo la Brexit e che il paese paghera’ i suoi obblighi finanziari. Questa settimana, tuttavia, “Londra ha ripetuto di non essere pronta a esplicitare questi obblighi”, ha detto Barnier. “Su questo tema abbiamo raggiunto un punto di stallo, il che e’ motivo di fastidio per migliaia di promotori di progetti e per i contribuenti”.

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Regno Unito, ex cancelliere Lawson chiede le dimissioni di Hammond

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – Philip Hammond e’ finito sotto il tiro dei Conservatori euroscettici dopo che l’ex cancelliere Nigel Lawson ha chiesto le sue dimissioni per avere adottato sulla Brexit politiche “molto vicine al sabotaggio”. Questa settimana Hammond ha ribadito che aspettera’ “fino all’ultimo momento” prima di elargire grandi somme di denaro per un piano sull’uscita del Regno Unito dall’Ue senza un accordo. Commenti che sono stati visti dagli euroscettici come un tentativo di minare la posizione negoziale di Londra. Ieri il “Daily Mail” ha accusato Hammond di tradimento, affermando che il cancelliere ha adottato nei confronti della Brexit un approccio “disfattista e negativo”. La tensione e’ salita martedi’, quando il segretario all’Ambiente Michael Gove ha chiesto di stanziare dei fondi per un piano da attuare in caso di mancato accordo con Bruxelles. Il giorno seguente Hammond ha cercato di imporre la sua autorita’ sul tema, scrivendo sul “The Times” che sarebbe disposto a finanziare un accordo di questo tipo ma stanzierebbe dei fondi solo se necessario. L’articolo ha suscitato l’ira degli euroscettici, che vedono il cancelliere come un ostacolo alla Brexit.

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Francia, Macron ha incontrato i partner sociali

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – “Les Echos” e “Libe’ration” parlano degli incontri tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e i rappresentanti del mondo patronale e sindacale. Al centro delle discussioni la seconda parte della riforma del lavoro, riguardante l’indennita’ di disoccupazione, le formazioni e l’apprendistato. Su quest’ultimo punto sembra esserci stata intesa tra le parti. Preoccupazione, invece, da parte dei sindacati sul finanziamento dell’indennita’ di disoccupazione. Il suo ampliamento a lavoratori autonomi e a dimissionari provocherebbe un deficit di diversi miliardi di euro, in un organismo che registra un deficit compreso tra i 3 e i 4 miliardi di euro all’anno. Al termine della giornata l’Eliseo si e’ mostrato soddisfatto degli incontri evocando un ambiente “attento e costruttivo”. Fonti vicine all’Eliseo hanno fatto sapere che il presidente Macron ha “insistito sull’obiettivo di dare a ognuno la possibilita’ di essere padrone del suo percorso professionale”. I partner social verranno ricevuti la prossima settimana dal primo ministro, Edouard Philippe, insieme al ministro del lavoro, Muriel Penicaud, e quello dell’Educazione, Jean-Michel Blanquer.

Francia, il ritorno della frangia identitaria del Front National

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – In un articolo dedicato al Front National, “Le Figaro” parla della “rivincita degli identitari”, che dopo le dimissioni del vicepresidente Florian Philippot, sono tornati a ricoprire ruoli di primo piano. Una serie di figure appartenenti alle frange piu’ estreme che in questi ultimi anni erano rimasti in disparte a causa della nuova linea adottata dalla presidente del partito, Marine Le Pen, hanno ricevuto incarichi a livello nazionale e regionale. Il quotidiano indica che la stessa Le Pen non sembrerebbe vedere di buon occhio questi personaggi. L’attuale vicepresidente, Louis Aliot, ammette che ci sono membri che “cercano di spingere idee legate al movimento identitario” che “non corrispondono sempre alle posizioni” della dirigenza.

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Germania-Turchia, cancelliere tedesco Merkel preme per una rottura dei colloqui di adesione alla Ue

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – Il cancelliere tedesco Angela Merkel sarebbe adirato per la perdurante prigionia dei cittadini tedeschi in Turchia, e decisa a inviare da Berlino un chiaro segnale in vista del vertice Ue che si terra’ fra una settimana a Bruxelles, alla presenza dei leader europei. La Germania vuole avviare una discussione sull’interruzione dei colloqui di adesione di Ankara all’Ue, sostengono fonti di Berlino citate da “Handelsblatt”. Sino ad oggi, la Commissione europea si e’ dimostrata contraria a quest’ipotesi. Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha recentemente dichiarato che la violazione dello stato di diritto da parte del governo turco impedira’ l’adesione alla Turchia all’Ue “nel prossimo futuro”, ma non ha fatto cenno all’interruzione dei colloqui. Finora solo l’Austria, la Danimarca, il Belgio e i Paesi Bassi hanno apertamente seguito la posizione tedesca. L’Italia e’ espressamente contraria a una interruzione del dialogo e teme un ulteriore allontanamento della Turchia dall’Europa. Il presidente francese, Emmanuel Macron, deve invece ancora esprimere una posizione netta nel merito. Allo stesso tempo, il governo federale ha bloccato i colloqui su un unione doganale piu’ stretta e spinge a tagliare l’assistenza finanziaria dell’Unione europea alla Turchia che dal 2014 al 2020 dovrebbe ottenere 4,5 miliardi di euro di aiuti di preadesione da Bruxelles. Il a Bruxelles quantomeno di riorientare le risorse.

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Donnet (Generali), “Il leone e’ affamato”

13 ott 10:56 – (Agenzia Nova) – “Il leone di Trieste”, il gruppo assicurativo italiano “Generali”, fondato nel 1831, e’ la terza piu’ grande compagnia assicurativa d’Europa. Dal 2016 e’ guidato dal francese Philippe Donnet che ha rilasciato un’intervista al quotidiano finanziario tedesco “Handelsblatt”, nella quale parla del ruolo di Generali in Germania, dove il gruppo e’ rappresentato prevalentemente da Aechen Muenchener e Dvag. Recentemente Generali ha deciso un cambio di strategia, cedendo il suo ramo vita. Quello tedesco e’ il secondo mercato per la compagnia assicuratrice, dopo quello italiano. I clienti piu’ giovani tedeschi preferiscono il contatto online attraverso la Dvag, mentre i piu’ anziani privilegiano quello piu’ classico con CosmosDirekt. Generali sta espandendo il proprio business in Europa centrale e orientale, come nella Repubblica Ceca. La societa’ ha un coefficiente di solvibilita’ del 207 per cento e mira ad espandere, oltre al ramo assicurativo, anche quello del risparmio gestito. In questo settore anche le banche operano, ma, sostiene Donnet, Generali non teme la loro concorrenza essendo la compagnia molto forte nelle vendite. La priorita’ in Germania e’ quella di promuovere una crescita organica. Per favorire la crescita, anche a livello politico occorre ascoltare le esigenze della gente, per non dar sponda ai populismi. La crescita dei partiti democratici e’ una buona cosa ed occorre costruire una nuova Europa, ossia un’Europa integrata.

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