LAZIO

Villa Papavero – Tuscania

a cura di Carlo Raspollini |

C’è una Maremma che non è inferiore ad altre, se non geograficamente, ed è quella laziale, nella provincia di Viterbo, al confine con quella di Grosseto. I confini, quando non sono naturali, come fiumi e montagne,  sono degli artifici che potrebbero essere aboliti senza danno alcuno. C’è una evidente continuità tra la Maremma grossetana e quella viterbese: stesse macchie, stessi paesini arroccati, stesse minestre, una storia di briganti e di malaria in comune… Oggi le accomuna uno sviluppo turistico che sembra non fermarsi mai. Mi fa sempre piacere tornare a Tuscania, che già nel nome evoca la sua vocazione. Del resto sostengo da sempre che il Lazio sia una regione inventata, se qui è Toscana, al sud è già Campania e a est è già Abruzzo o Umbria e i dialetti che vi si parla lo testimoniano come la storie di queste province. Solo Roma è a parte, un po’ come i distretti che si usano in America, dove ogni capitale ha un suo territorio metropolitano.

Dall’Aurelia giro per Tuscania all’altezza –più o meno- di Montalto di Castro, altrimenti ci arrivo da Viterbo, percorrendo la nuova superstrada che un giorno arriverà al mare…  Tuscania è una città etrusca tra le più raffinate e ricche di monumenti medievali che le danno un fascino particolare. Oggi c’è una importante scuola di cucina ed è sempre un rifugio valido per chi trascorre le vacanze sulla costa tirrenica. L’agriturismo Villa Papavero è a soli 4 km in campagna, un territorio ordinato, variegato, con uno sfondo di boschi e un cielo basso di nuvole in cammino, che a tratti nascondono un sole accecante. Ci si può venire anche d’inverno ed è comunque un bel week end tra mare e buon cibo. La raffinatezza, l’eleganza che caratterizzano gli ambienti –poi- dimostrano con quale cura e dedizione si sono spesi per realizzare questo angolo di serenità.  Anche l’accoglienza è gradevole grazie all’ ospitalità di chi lo gestisce, una qualità che fino a pochi anni or sono non era facile trovare in Maremma. I maremmani sono scorbutici e io li conosco bene perché ci sono nato. L’arredo delle camere è sobrio, raffinato, curato nel dettaglio. Dispongono di mobili e oggetti di antiquariato. Le stanze sono ampie luminose con riscaldamento, telefono, garantiscono un pieno comfort.

Il B&B è circondato da oliveti, vigneti e campi di girasoli, caratteristici della Maremma laziale. A disposizione degli ospiti ci sono tre camere da letto e una dependance, arredate con mobili d’epoca. Quello che ti stupisce è la qualità dell’arredo interno che non ti aspetti dalla forma della costruzione esterna. L’ambientazione è quella di una casa colonica di pregio pur se con oggetti e mobili semplici ma datati: legno, pietra, vetro e ferro. Colori tenui, tranquillizzanti, tutto l’essenziale per sentirti a casa. Ora arriva una bella zuppa di fagioli o una minestra di verdure (acqua cotta) o un bell’arrosto di cinghiale!

Prima di desinare assaggio fette di salame e di prosciutto, bello piccante alla toscana… Olive, frittatine, cipolline, formaggi pecorini di cultura locale ma di fattura sarda!  La sera, dopo cena poi, davanti al caminetto, accendo un toscano, inteso come sigaro, bello puzzolente, e bevo un grappino o meglio un vinsanto, senza sporcarlo con i cantuccini fatti in casa. Chiacchierando con la tv spenta poi faccio tardi e si va tutti a dormire, con le zanzariere alle finestre.

VILLA IL PAPAVERO

STRADA DOGANA, 10

01017    Tuscania –  Viterbo

Tel. 339 456 0669   E-mail info@villapapavero.com  www.villapapavero.com