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Videosorveglianza: Regione Emilia Romagna e Lepida lanciano linee guida per il corretto utilizzo

È stato presentato in Emilia Romagna il “Vademecum sulla videosorveglianza per Comuni e Unioni di Comuni”. Il Vademecum è frutto di una collaborazione tra Lepida e l’Area Sicurezza Urbana e Legalità del Gabinetto del Presidente della Giunta della Regione e si propone di fornire uno strumento di riferimento su uno dei temi che nel corso degli anni è diventato sempre più importante per il territorio.

Le possibilità offerte dall’espansione dell’elettronica, che permette di raccogliere, immagazzinare e incrociare dati e informazioni ai fini del controllo, o di disporre di strumenti a fini preventivi o dissuasivi, hanno incentivato la moltiplicazione delle telecamere di sorveglianza installate negli spazi pubblici riservati ai trasporti, utilizzati per grandi raduni, o dedicati all’esposizione di merci o oggetti di alto valore commerciale.

In generale, la videosorveglianza è divenuta sempre più uno strumento diffuso nelle città, siano queste Comuni piccoli o grandi, per la tutela della sicurezza e la prevenzione e il contrasto della criminalità e del disordine urbano. È importante che per un uso adeguato della videosorveglianza, accanto al rispetto della sfera privata e del corretto utilizzo dei dati personali, i Comuni e Unioni di Comuni si dotino di regole affinché il servizio sia sempre più accessibile, trasparente, e individuino al proprio interno precise responsabilità di gestione.

L’opportunità di proporre un Vademecum nasce dalle istanze, il cui numero cospicuo ha conosciuto una crescita esponenziale nel corso degli ultimi due anni, dei tanti Enti locali che – anche facendo riferimento ad un quadro normativo maggiormente incentivante – hanno manifestato l’esigenza di avvalersi delle nuove tecnologie di videosorveglianza e, conseguentemente, hanno avvertito la necessità di disciplinare tale utilizzo.

Il Vademecum quindi si propone di fornire elementi di ausilio agli Enti locali che implementano sistemi di videosorveglianza sia con un inquadramento generale della materia sia con sei specifiche appendici che analizzano in dettaglio i diversi ambiti della videosorveglianza: dalle finalità di sicurezza urbana a quella di sorveglianza rifiuti, da un focus sull’utilizzo di microcamere indossabili e dash cam a uno dedicato all’utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto (ad es. droni), dalla videosorveglianza per finalità di tutela del

patrimonio o dei dipendenti/collaboratori e di protezione dei dati personali e dei sistemi informativi a quella per operazioni di monitoraggio del traffico veicolare.

Per favorire la massima partecipazione alla redazione finale del Vademecum, insieme al webinar – durante il quale sono già state fornite risposte alle oltre 30 domande inoltrate via chat – è stata avviata una fase di condivisione e valutazione.

Il Vademecum è disponibile all’indirizzo https://autonomie.regione.emilia-romagna.it/sicurezza-urbana/avvisi/vademecum-sulla-videosorveglianza ed è possibile inviare commenti, osservazioni, integrazioni entro il 30 giugno, scrivendo all’indirizzo: cctv@regione.emilia-romagna.it.

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