20 anni di Privacy

Vent’anni di Privacy in Italia, ecco il logo celebrativo del Garante

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Il Garante ha deciso di realizzare un apposito logo che comparirà su tutte le comunicazioni dell’Autorità in occasione dell'anniversario della prima legge sulla privacy.

Alla vigilia dell’applicazione nell’Unione europea del nuovo Regolamento sulla protezione dei dati personali, in Italia ricorrono i vent’anni di una normativa che ha segnato un cambiamento decisivo nella cultura dei diritti.

L’8 maggio del 1997 entrava infatti in vigore la prima legge sulla privacy, la legge n.675 del 1996,  poi confluita nel 2003 nell’attuale Codice per la privacy.

Per celebrare i vent’anni dall’introduzione nel nostro ordinamento del diritto fondamentale alla protezione dei dati personali e ricordare i primi vent’anni della propria attività, il Garante ha deciso di realizzare un apposito logo. Il monogramma comparirà su tutte le comunicazioni dell’Autorità.

Ecco il nuovo logo:

logo

Il messaggio  scelto dal Garante per accompagnare il logo – “1997-2017: vent’anni a tutela di un diritto fondamentale” – intende sottolineare la rilevanza di un diritto che è diventato cruciale in un contesto sociale, economico e tecnologico in costante evoluzione, ma anche valorizzare il ruolo svolto da quanti hanno operato e operano ancora oggi nell’Autorità per far crescere nel nostro Paese una autentica cultura del rispetto e per la difesa della libertà e della dignità delle persone.

A distanza di venti anni è ormai chiaro che il diritto alla privacy non è più o non è soltanto una prerogativa del singolo, ma un valore collettivo che tutti dobbiamo concorrere a costruire” – afferma Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati  personali. “In questi anni la raccolta e l’analisi dei dati personali hanno sempre più rappresentato un asset strategico e un potere enorme per gli Stati come per le grandi imprese dell’economia digitale. La centralità del diritto alla protezione dei dati personali assume oggi una posizione cruciale per la difesa dell’individuo da forme intrusive di controllo e manipolazione e da una inconsapevole delega delle proprie scelte alla tecnologia.”