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Velocità su Internet? Samsung si lascia Apple alle spalle

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Nel 35% dei 40 Paesi analizzati, è stata la società sudcoreana a ottenere i risultati più lusinghieri in termini di velocità di download e upload, mentre gli utenti Apple vantano il primo posto nel 17,5% del campione. L’Italia rientra tra i Paesi in cui Samsung assicura la velocità più alta.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Si fa presto ad avere 50 o più gigabyte di traffico dati a disposizione sul proprio smartphone – una manciata di euro mensili, ormai: basta guardare il comparatore di SosTariffe.it per accorgersene – quando le prestazioni fanno passare la voglia di collegarsi con la telefonia mobile. Telefonini perennemente sospesi tra una e due tacche, che fanno sparire l’indicazione 4G (e nei casi peggiori, 3G) proprio sul più bello, pagine cristallizzate in un eterno caricamento, video su WhatsApp che balbettano come un’utilitaria scassata: ci abbiamo fatto il callo, ma la verità è che basta un viaggio in treno per accorgersi di come una buona ricezione sia tutt’altro che scontata.

Secondo i dati di qualche mese fa forniti da OpenSignal, in Italia Vodafone è la rete con la ricezione migliore, seguita da TIM che però è la più veloce in termini di velocità di download e di upload. Iliad batte Wind Tre; i vari MVNO aderiscono alle performance dei “fratelli maggiori” con qualche rallentamento.

Insomma, siamo i primi a sapere che la scelta di un operatore rispetto a un altro influenzerà molto da vicino la nostra esperienza d’uso, ed è per questo che in molti, soprattutto per lavoro, preferiscono non cedere alle sirene delle offerte da 4 o 5 euro al mese in cambio di un segnale solido e stabile, ma anche più veloce, così da poter usufruire dei contenuti più impegnativi in termini di risorse (come per lo streaming 4K) senza estenuanti ritardi. Ma è proprio tutta colpa dei fornitori del servizio? A darci una risposta, con qualche sorpresa, è ancora OpenSignal.

Dagli USA il risultato più sorprendente

Nel rapporto appena pubblicato e dal titolo “How the smartphone affects mobile network experience” è, infatti, proprio la marca dello smartphone ad essere sul banco degli imputati. E, a quanto pare, a uscirne meglio è Samsung: nel 35% dei 40 Paesi analizzati, infatti, è stata la società sudcoreana a ottenere i risultati più lusinghieri in termini di velocità di download e upload, mentre gli utenti Apple vantano il primo posto nel 17,5% del campione. Per il restante 48%, non c’è stato un chiaro vincitore.

L’Italia rientra tra i Paesi in cui Samsung assicura la velocità più alta, con una media di 1,1 Mbps in più rispetto al secondo classificato; lontana comunque dai risultati impressionanti della Norvegia, dove avere uno smartphone Samsung permette di navigare a una velocità superiore di 12 Mbps, ma anche degli stessi Stati Uniti, ironia della sorte “padri” dell’iPhone (8,2 Mbps in più per Samsung). Una performance ancora più impressionante, considerando che mentre Apple produce soltanto dispositivi “premium”, Samsung ha una serie di modelli molto ampia, da quelli top fino ad altri molto meno costosi. I sudcoreani sono vincitori anche in Australia (8 Mbps), Cile (1,4 Mbps), India (0,6 Mpbs), Indonesia (0,5 Mbps), Irlanda (3,2 Mbps), Malesia (1,3 Mbps), Messico (1,9 Mbps), Olanda (7,4 Mbps), Russia (2,2 Mbps), Spagna (2,9 Mbps), Svezia (4,7 Mbps).

Dove invece se la cava meglio iPhone? In Brasile (2,3 Mbps), Costa Rica (4,3 Mbps), Kuwait (2,1 Mbps), Marocco (5,0 Mbps), Arabia Saudita (1,8 Mbps), Taiwan (8,8 Mbps) ed Emirati Arabi Uniti (14,7 Mbps). Nessun vincitore invece in Argentina, Austria, Canada, Colombia, Danimarca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Filippine, Polonia, Sudafrica, Svizzera, Thailandia, Turchia, Regno Unito, Ucraina e Vietnam. Insomma, secondo i dati di Open Signal in genere Samsung si comporta meglio in Europa e negli Stati Uniti, mentre Apple vince nella penisola araba e in Sudamerica. Anche l’altro produttore globale di smartphone, Huawei, è comparso nell’indagine, ma non ha vinto in quanto a velocità in nessun Paese, pur arrivando a sfiorare il primato in sette casi.

Il dilemma dei dispositivi top-tier

A questo punto, la domanda è inevitabile: perché alcuni smartphone ricevono meglio di altri, e soprattutto perché i risultati non sono omogenei? Se un telefonino ha una tecnologia di ricezione superiore, non dovrebbe funzionare meglio un po’ dappertutto? In realtà le cose non sono così semplici. Così come, poniamo, la fotocamera cambia in maniera evidente da un telefonino all’altro, anche le capacità di rete sono molto differenti tra i diversi modelli, per quanto di solito molto meno pubblicizzate sia perché non è facile fare dei claim inattaccabili sia perché si tratta di funzionalità meno glamour per un dispositivo che, ormai, è molto di più di un semplice apparecchio per le telefonate. E dove anche le infrastrutture sono più avanzate, fatte apposta per i dispositivi premium, i modelli più costosi brillano.

In genere, non è una sorpresa che gli ultimi modelli di smartphone (e quelli più costosi) abbiano tecnologie migliori in grado di gestire gli ultimi standard del 4G e in qualche caso anche il 5G. Cambia la capacità di connettersi a più bande di frequenza (solo per il 4G ce ne sono in uso più di 40), il carrier aggregation, la presenza di antenne multiple capaci di agire simultaneamente e, non ultimo, il tipo di chipset e di modem.

Interessante, a questo proposito, è analizzare le performance dei produttori in tre diverse fasce di smartphone: secondo Open Signal, in quella premium (che comprende tra gli altri gli ultimi iPhone come l’iPhone XS, i Samsung Galaxy da S8 in su, gli Huawei P20 Pro e P30 pro) vince Samsung, con una media di 26,6 Mbps contro i 25,1 Mbps di Apple e i 24,4 Mbps di Huawei; nella sezione di mezzo, gli iPhone di fascia media (XR, X, 8, 7 e 6s) si piazzano invece meglio (16,5 Mbps) sia degli Huawei (16,3 Mbps, per Huawei P30 Lite, Enjoy 9e e Y6) sia dei Samsung (M40, A80 e A6s, fermi a 14,4 Mbps). Infine gli smartphone di fascia bassa: qui a dominare invece è Huawei, con una velocità media di 12,1 Mbps (su dispositivi come il Nova 2), davanti ai 9,7 Mbps di Samsung (A2 Core e J4 Core) e ai 9,7 Mbps degli iPhone più vecchi, come il 6 o l’SE.

Anche se il confronto non è del tutto corretto (gli iPhone sono sempre di fascia alta, quando non lo sono, come per il test, è perché hanno parecchi anni alle spalle e vengono messi in competizione con dispositivi usciti relativamente da poco), un altro segnale che Apple sta puntando decisamente di più su funzionalità come il riconoscimento facciale o la velocità del processore per eseguire le applicazioni che sulla qualità delle connessioni.