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Veicoli autonomi: 20 milioni in strada entro il 2025, per un mercato globale stimato 65 miliardi di dollari

La crescita del mercato dei veicoli autonomi

Il settore della mobilità a guida autonoma continua a crescere, nonostante l’impatto della pandemia di Covid-19 sull’industria automotive e la carenza di semiconduttori. Secondo Technavio, infatti, entro il 2025 i veicoli autonomi in strada in tutto il mondo potrebbero essere 20,22 milioni.

Un trend di crescita, come detto, che potrebbe raggiungere un tasso medio annuo di oltre il +22% (Cagr 2021 – 2025), con il comparto nordamericano che è stimato tra i più dinamici a livello globale, con una quota del 39%.

Solo per il 2021, il mercato dei veicoli automatizzati dovrebbe crescere del +34% su base annua.

In termini di valore, invece, secondo proiezioni Facts and Factors (FnF), entro il 2026 tale mercato potrebbe raggiungere i 65 miliardi di dollari (rispetto ai 23 miliardi del 2020), anche qui con un tasso medio annuo del +23% quasi.

Un mercato a guida nordamericana

Tra i maggiori player del settore troviamo soprattutto americani, tedeschi, coreani e cinesi, tra cui Volvo, Google con il Gruppo Alphabet, Baidu, BMW, Daimler, Continental, Ford Motor, General Motors, Hyundai e il Gruppo Bosch.

Le case automobilistiche del Nord America stanno investendo molto nello sviluppo della tecnologia per le auto senza conducente. Questi fattori dovrebbero favorire la crescita del settore in questo mercato entro i prossimi quattro anni.

Secondo lo studio, la maggior parte dei principali produttori americani sta spostando i propri impianti in Messico per sfruttare la legislazione locale sul lavoro e i bassi costi di produzione.

Arriva la guida autonoma di livello 3 in Europa

In Europa, invece, la Mercedes ha annunciato il lancio commerciale di un sistema di guida autonoma di livello 3 sulle proprie automobili in vendita dal 2022. È la prima volta che accade.

L’autorizzazione definitiva è arrivata dall’autorità tedesca dei trasporti, la KBA, che ha dato il via libera all’utilizzo nei veicoli del Driver Pilot, che può quindi entrare in funzione soprattutto in diversi tratti delle autostrade del Paese.

Ovviamente, anche se tale sistema rientra nella categoria “guida autonoma”, in realtà, hanno spiegato i produttori tedeschi, si tratta più di guida assistita, anche se più avanzata rispetto gli ADAS (Advanced Driver Assistance Systems, ovvero sistema avanzato di assistenza alla guida), diffusi in diversi modelli di veicoli sul mercato.

La guida proposta dall’azienda tedesca è definita “Conditionally automated driving” o CAD, cioè “guida condizionatamente automatizzata“, in cui l’intelligenza artificiale gestisce e coordina in maniera autonoma l’attivazione della CAD o il richiamo dell’intervento umano se necessario.

I cinque livelli di guida autonoma

Per distinguere i diversi livelli di guida autonoma si utilizza per convenzione la divisione realizzata dalla SAE (Society of Automotive Engineers), che nel 2014 ha realizzato delle linee guida per distinguere e identificare il livello di automazione in un veicolo.

I livelli di guida autonoma sono cinque:

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