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Vademecum di ACN per i dipendenti della PA: le 12 pratiche per la aumentare la cybersicurezza

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Il Vademecum è rivolto a tutte le amministrazioni e rappresenta uno strumento importante per rafforzare la cultura della sicurezza informatica del personale della PA.

Approvato ieri dal Consiglio dei ministri il Vademecum “Buone pratiche di cyber hygiene per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni”, realizzato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale .

Il documento offre indicazioni chiare e operative per la protezione dei dati e dei servizi pubblici, partendo da un principio semplice: la sicurezza digitale non dipende solo dalla tecnologia, ma soprattutto dai comportamenti quotidiani delle persone.

Phishing, furti di credenziali, ransomware, intelligenze artificiali usate impropriamente: oggi oltre la metà degli attacchi informatici contro la PA nasce da errori umani. Per questo il Vademecum individua 12 buone pratiche concrete, da adottare ogni giorno.

Il Vademecum è rivolto a tutte le amministrazioni e rappresenta uno strumento importante per rafforzare la cultura della sicurezza informatica del personale della PA.

Per potenziare la consapevolezza in materia di cybersicurezza nel contesto della Pubblica Amministrazione, a fronte della crescente esposizione alle minacce cyber e agli attacchi informatici, è già disponibile su Syllabus il corso “Cybersicurezza: sviluppare la consapevolezza nella PA” realizzato dal Dipartimento della funzione pubblica in collaborazione con ACN.te.

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