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Usa Vs Cina, anche Xiaomi nella blacklist americana

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Il Dipartimento della Difesa americano ha inserito la multinazionale Xiaomi e altre otto aziende cinesi nella blacklist di società straniere soggette a forti restrizioni, tra cui il divieto di ricevere investimenti americani.

A 5 giorni esatti dall’ingresso del nuovo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, l’amministrazione di Donald Trump ha inserito la multinazionale cinese Xiaomi e altre otto aziende cinesi nella blacklist di società straniere soggette a forti restrizioni, tra cui il divieto di ricevere investimenti americani.

Oltre Xiaomi l’elenco del Pentagono include anche la Commercial Aircraft Corporation of China (Comac), un importante produttore di aerei cinese di proprietà statale che il Paese vuole costruire come alternativa a Boeing e Airbus e la China National Offshore Oil Corporation (CNOOC Group), una delle più grandi compagnie petrolifere nazionali in Cina.

Xiaomi: terzo produttore al mondo di smartphone

La ragione per cui queste aziende sono state inserite nella blacklist è che secondo il dipartimento della Difesa americano avrebbero connessioni con l’esercito cinese, con cui collaborerebbero fornendogli tecnologie avanzate e consulenze.

Xiaomi, che ha negato subito in una nota che fosse di proprietà o controllata dall’esercito cinese, ha visto le azioni della società crollare di oltre il 10% a Hong Kong nella giornata di ieri.

Recentemente la multinazionale cinese ha superato Apple diventando il terzo produttore di smartphone al mondo, secondo la società di informazioni di mercato IDC.

Il Dipartimento della Difesa ha affermato in una dichiarazione di essere “determinato a evidenziare e contrastare” il rapporto tra le forze armate cinesi e le aziende che “sembrano essere entità civili” ma che supportano i militari con tecnologie e competenze avanzate.

L’industria americana ha una “lunga storia” di relazioni civili-militari, ha detto ai giornalisti Zhao Lijian, portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese, in un briefing con la stampa, accusando l’amministrazione Trump di “bullismo”.

Xiaomi ha aggiunto che “intraprenderà azioni appropriate” per proteggere gli interessi dell’azienda e dei suoi azionisti.

Le mosse sono le ultime di una serie di azioni che l’amministrazione Trump ha intrapreso contro Pechino nelle settimane precedenti l’insediamento di Biden e potrebbero complicare le relazioni USA-Cina per il governo entrante.

La Borsa di New York ha anche annunciato la scorsa settimana che avrebbe rimosso tre azioni di società di telecomunicazioni cinesi per conformarsi all’ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che vietava gli investimenti americani in quelle società.